Codice di condotta sull'integrità
giovedì 18 settembre 2014
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Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato un codice di condotta che ha la finalità di promuovere i più alti standard di condotta nell'organizzazione, nel gioco e nella direzione del calcio.
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044 - Anche le autorità calcistiche accolgono la convenzione del Consiglio d'Europa
Oggi, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato un codice di condotta (in inglese) che definisce i principi guida per tutti i giocatori, arbitri, club e altri funzionari su tematiche relative all'integrità nel calcio, con la finalità di promuovere i più alti standard di condotta nell'organizzazione, nel gioco e nella direzione sportiva.
Dopo aver ratificato il documento di posizione congiunta approvato a marzo 2013 dal Consiglio Strategico Calcio Professionistico (PFSC) e dal Comitato Esecutivo UEFA e aver adottato la risoluzione "European Football United for the Integrity of the Game" all'ultimo congresso UEFA, è stato creato un gruppo di lavoro formato da UEFA, European Club Association (ECA), European Professional Football Leagues (EPFL) e FIFPro Division Europe.
Il gruppo di lavoro ha garantito un coordinamento efficace delle attività dei portatori di interesse in questo ambito, tra cui l'implementazione del piano d'azione previsto dal documento di posizione congiunta del PFSC. Uno degli obiettivi del piano d'azione era arrivare a un codice di condotta congiunto per tutti i partecipanti al calcio europeo (es. giocatori, arbitri, allenatori, rappresentanti dei club, amministratori e organizzazioni delle competizioni a livello europeo e nazionale) su temi relativi all'integrità.
Il codice di condotta ‘Protect our Game!’ è il risultato dei colloqui tenuti dal gruppo di lavoro ed è stato siglato dai presidenti UEFA, ECA, EPFL e FIFPro Division Europe all'ultimo meeting PFSC del 9 settembre 2014. Il documento fungerà anche da codice di condotta di riferimento a livello nazionale, per esemplificare i risultati positivi nati dalla collaborazione tra i portatori di interesse.
I portatori di interesse del calcio europeo e il Comitato Esecutivo UEFA hanno accolto positivamente anche l'incontro che porterà alla firma della nuova convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive e che si è svolto oggi a Macolin (Svizzera).
A Macolin, i ministri dello sport di tutta Europa hanno esaminato le misure di prevenzione, rilevamento e sanzione dei casi di manipolazione delle competizioni sportive ai sensi legali e disciplinari. Tali misure hanno anche lo scopo di aumentare la cooperazione internazionale tra le autorità pubbliche, le organizzazioni sportive e le agenzie di scommesse.
Gli stati che sottoscrivono la convenzione si impegnano a punire la manipolazione delle competizioni sportive ai sensi del diritto penale.
A questo proposito, il presidente UEFA Michel Platini ha dichiarato: "Siamo contenti di aver adottato un codice di condotta sull'integrità grazie a una eccellente collaborazione con i principali portatori di interesse della famiglia del calcio, ovvero ECA, EPFL e FIFPro".
"Inoltre, siamo soddisfatti della convenzione sulla manipolazione degli competizioni sportive. Finalmente, manipolare le partite sarà un vero e proprio atto criminale".
Karl-Heinz Rummenigge, presidente ECA, ha aggiunto: "Insieme alle autorità pubbliche e ai vari componenti della famiglia del calcio, elimineremo questa piaga dal nostro sport".
A proposito del codice di condotta, Frédéric Thiriez, presidente EPFL, ha dichiarato: "Le leghe europee si impegnano pienamente a difendere l'integrità delle competizioni nazionali. I principi definiti dal codice di condotta aiuteranno ulteriormente le leghe e i club ad aumentare la consapevolezza a livello nazionale".
Bobby Barnes, presidente FIFPro Division Europe, ha concluso: "I giocatori hanno un ruolo chiave nel combattere la manipolazione delle partite. Li invitiamo a rispettare rigorosamente il codice di condotta, ma non dobbiamo dimenticare che in molti casi sono le vittime dei crimini, non gli istigatori".