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Bologna in festa per il centenario

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E' stato 'lo squadrone che tremare il mondo fa', ha fatto scrivere di sè: 'Così si gioca solo in paradiso'. Sarà anche lontano dai vecchi fasti, ma il Bologna vuole onorare al meglio cento anni di storia.

Bologna in festa per il centenario
Bologna in festa per il centenario ©Getty Images

Non sarà più 'lo squadrone che tremare il mondo fa', ma a cento anni il Bologna FC qualche scherzetto riesce ancora a farlo, come quello di domenica in casa della Juventus. Non c'era modo migliore per arrivare alla festa del centenario, che inizia ufficialmente oggi e culminerà domenica con la partita al Dall'Ara contro il Genoa CFC.

Periodo d'oro
Cento anni, sette scudetti, quasi tutti conquistati a cavallo delle due guerre, ben quattro nel periodo d’oro 1935-1939. Quando era appunto noto come "lo squadrone che tremare il mondo fa” e conquistava anche trofei europei come la Coppa Europa Centrale e il Trofeo dell'Esposizione del 1937 battendo 4-1 il Chelsea FC in finale a Parigi. Non aveva ancora 30 anni quel Bologna, fondato il 3 ottobre del 1909 presso la birreria Ronzani di via Spaderie, ma i vari Angiolino  Schiavio e Amedeo Biavati – quello del famoso ‘doppio-passo’ – avevano contribuito a rendere i felsinei una delle più belle realtà del calcio dell’epoca.

La squadra di Bernardini
Il primo scudetto in assoluto era invece stato vinto al termine di una vera maratona, proprio contro il Genoa nel 1925, dopo ben cinque spareggi. Anche l'ultimo - quello del 1964 - è arrivato dopo uno storico spareggio vinto 2-0 contro l'FC Internazionale Milano a Roma con Fulvio Bernardini in panchina. La squadra del ‘Così si gioca solo in paradiso…’ , quella di Helmut Haller e Harald ‘dondolo’ Nielsen. Di Ezio Pascutti e del compianto Giacomo Bulgarelli, scomparso a febbraio.

Tutti a Bologna
Sicuramente non sarebbe mancato, ‘Giacomino’, alla festa del suo Bologna. Come tante vecchie glorie rossoblù non mancheranno all’appuntamento. Tra i tanti sono attesi sotto le due Torri Gino Pivatelli, Beppe Savoldi, Roberto Mancini, Giuseppe Signori, Kennet Andersson, Roberto Baggio, Lajos Detari. Anche il brasiliano Geovani ci sarà, nonostante problemi di salute, che invece impediranno il viaggio in Emilia a giocatori amati come Haller e Ingesson.

Passato e presente
Vecchie glorie e idoli più recenti. Sì, perché il Bologna non sarà più tornato ai livelli degli scudetti, ma qualche soddisfazione se l’è tolta anche negli ultimi anni pur tra tanti alti e bassi. Come la stagione dei 22 gol di un Baggio che in Italia non voleva più nessuno. O la squadra delle torri svedesi Andersson e Ingesson arrivata ad un passo dalla finale di Coppa UEFA nel 1999. Il rilancio di grandi bomber come Signori e più recentemente Marco Di Vaio, eroe dell’ultima salvezza con 24 gol. Sarà proprio Di Vaio, ex di turno, a guidare l’attacco rossoblù contro il Genoa. Sperando di esultare sotto la curva Bulgarelli con la maglia retrò fatta proprio per il centenario. Passato e presente che si incrociano in questo giorno speciale per i colori rossoblù.