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Lezione da non dimenticare

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Ha rischiato di rovinare i festeggiamenti per la 200esima panchina nerazzurra. Ecco perchè Mancini insiste che l'Inter non deve sottovalutare nessuno.

Roberto Mancini ha festeggiato le 200 panchine con l'Inter
Roberto Mancini ha festeggiato le 200 panchine con l'Inter ©Getty Images

Ha rischiato di rovinare i festeggiamenti per la 200esima panchina nerazzurra. Ecco perchè Roberto Mancini insiste che l'FC Internazionale Milano non può permettersi di sottovalutare nessun avversario dopo la molto più che sofferta vittoria sul Parma FC di ieri sera.

Doppio Ibrahimović
Esteban Cambiasso aveva portato in vantaggio i nerazzurri prima della risposta ducale con Luca Cigarini e Andrea Gasbarroni. Poi nel finale è arrivato il rigore per il discusso fallo di mano di Fernando Couto sulla linea di porta. Il difensore portoghese è stato anche espulso nell'occasione prima del gol dal dischetto di Zlatan Ibrahimović e di quello, molto bello, della vittoria sempre dello svedese in pieno recupero.

Errori
"Credo che il Parma meritasse di più - ha ammesso Mancini -. Stavano meglio in campo ci facevano girare un po' a vuoto. Non eravamo veloci e non riuscivamo a tenere palla in attacco. Eravamo un po' troppo prevedibili. Questa partita deve essere una lezione per noi: non si deve sottovalutare nessun avversario".

Quinto posto
Mancini, 43 anni, è ora il quinto allenatore con più panchine nella storia dell'Inter. Helenio Herrera, il mago della grande Inter degli anni '60, è ancora lontano con 366 partite, ma Giovanni Trapattoni (230), Árpád Weisz (212) e Eugenio Bersellini (207) sono a portata di mano. "Speravo di allenare qui a lungo, come fanno tutti quando iniziano - ha ammesso Mancini -. Ho iniziato molto giovane, quindi spero di collezionare ancora tante panchine".

'Miracolo'
Alla vigilia Mancini, l'undicesimo allenatore dell'era Massimo Moratti, aveva definito in tono scherzoso un 'miracolo' il suo traguardo. Ma se l'Inter continuerà a dominare in Italia come ha fatto in quest'ultimo anno e mezzo, il tecnico nerazzurro potrà tranquillamente festeggiarne molti altri di record. Neanche Herrera sembra poi così lontano. Anche se per emulare il mago, adesso bisogna vincere anche in Europa. Il Liverpool FC, prossimo avversario dei nerazzurri in UEFA Champions League, è avvisato.

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