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Menichelli chiama la reazione azzurra

Il Ct Menichelli punta sulla capacità della sua squadra di “tenere duro nei momenti delicati” quando gli Azzurri affronteranno l'Azerbaigian cercando di staccare il biglietto per i quarti. "Abituati alla pressione".

Menichelli chiama la reazione azzurra
Menichelli chiama la reazione azzurra ©UEFA.com

Dopo la sconfitta contro la Slovenia nella gara di apertura, si ritrova già con le spalle al muro l’Italia di Roberto Menichelli. Contro l’Azerbaigian servirà vincere con due gol di scarto per accedere ai quarti. Il Ct conta tutto sulla capacità dei suoi ragazzi di “tenere duro nei momenti delicati”.

Menichelli  aveva più volte avvisato tutti sulla difficoltà del girone. Non è bastato per evitare uno scivolone all’esordio. “La prima partita è andata male nonostante le attenzioni che avevamo posto – spiega il Ct a UEFA.com -. Sapevamo di essere in un girone difficile con squadre forti. La Slovenia è molto valida, lo aveva dimostrato nelle recenti amichevoli. Contro di noi ha fatto una bella gara, particolare sotto molti aspetti, ma comunque ha vinto e adesso noi dobbiamo assolutamente fare altrettanto contro l’Azerbaigian”.

La nazionale azera ha battuto la Slovenia nel secondo turno del girone complicando ulteriormente la situazione degli Azzurri. Adesso servirà una vittoria con due gol di scarto per accedere ai quarti (uno in caso di almeno otto gol realizzati).  La squadra di Alesio ha sofferto per lunghi tratti contro la Slovenia, ma poi si è resa protagonista di una grande rimonta con il portiere di movimento.

“L’Azerbaigian è una squadra altrettanto valida – il pensiero di Menichelli -, formata dall’ossatura di un solo club e quindi difficile da battere, anche se noi faremo il massimo per riuscirci . In questi giorni ho lavorato soprattutto sul morale, non è facile iniziare un torneo con una sconfitta. Però cercheremo di ribaltare tutto, abbiamo studiato bene l'Azerbaigian per cercare di metterlo in difficoltà”.

Ma cosa teme di più dei prossimi avversari? “La qualità tecnica, il loro giocare da squadra, gran parte di loro provengono dall’Araz, una squadra importante in Europa, e loro hanno l’organizzazione tipica di un club che può creare problemi a qualsiasi avversario. Noi proveremo a fare tre punti anche se il momento non è facile, ci proviamo, dobbiamo reagire”.

Poco è cambiato per quanto riguarda la pressione, secondo Menichelli. “Quella c'era anche prima. E’ normale ma dobbiamo saperci convinvere, così come bisogna saper reagire ai risultati negativi. Noi ci siamo abituati, dobbiamo tenere duro anche in un momento delicato. Ne abbiamo attraversati altri in passato, mi ricordo contro Portogallo al Mondiale quando eravamo sotto 0-3 all'intervallo e altri momenti difficili che siamo sempre riusciti a superare, speriamo di riuscirci anche questa volta”.

Menichelli sa bene ciò che serve per affrontare quella che è già una vera e propria finale. “Io conosco i miei giocatori, sono integri dal punto di vista morale, volenterosi, determinati. Hanno sempre giocato di squadra  con grande organizzazione. Spero solo che anche domenica riusciranno a fare ciò che hanno sempre fatto”.

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