Il successo brasiliano è solo l'inizio per la Germania
lunedì 14 luglio 2014
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Il successo dei tedeschi in Coppa del Mondo FIFA ha richiesto 10 anni di duro lavoro, ma Steffen Potter ritiene che potrebbero arrivare tanti altri trionfi perché la maggior parte della squadra ha meno di 30 anni.
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Le aspettative sono state soddisfatte?
Naturalmente. Prima del torneo, la Germania non era la favorita assoluta, anche per gli infortuni di Marco Reus, Marcel Schmelzer, İlkay Gündoğan e dei gemelli Bender, mentre Mario Gomez è stato lasciato a casa perché fuori forma.
Anche se per alcuni giocatori come Philipp Lahm e Bastian Schweinsteiger questo poteva essere l'ultimo mondiale, pochi sperato nel quarto titolo fino ai quarti contro la Francia.
Gruppo G: Germania - Portogallo 4-0
Gruppo G: Germania - Ghana 2-2
Gruppo G: Germania - Stati Uniti 1-0
Ottavi: Germania - Algeria 2-1 (dts)
Quarti di finale: Germania - Francia 1-0
Semifinale: Germania - Brasile 7-1
Finale: Germania - Argentina 1-0 (dts)
Il commento dei media
Bild: CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! Finalmente abbiamo di nuovo la coppa più importante e la dobbiamo a Jogi Löw, autore di un vero capolavoro. Con grande lucidità, ha guidato la Germania per tutto il torneo, rimanendo composto anche dopo i successi più eclatanti. Ha mantenuto la calma dopo le partite difficili e a metà torneo ha rinunciato al suo progetto con Lahm a metà campo. I nostri ragazzi sono eroi mondiali. Siamo fieri di voi!
Die Zeit: Löw completa la sua opera con il titolo più importante dal '54. Quando è arrivato in nazionale, il calcio tedesco stava attraversando il suo periodo peggiore, ma la vittoria a Rio premia il tecnico e un'intera generazione di giocatori. In modo sistematico, Löw ha traghettato la sua squadra nell'era moderna. All'inizio c'è stata qualche resistenza al gioco spettacolare che prediligeva, e per molto tempo non abbiamo vinto niente.
Il commento della squadra
Joachim Löw: "Siamo cresciuti sempre di più. Se qualcuno meritava di vincere, era proprio questa squadra. Oggi c'era solo una squadra che meritava la coppa ed era la nostra. Negli ultimi giorni, l'affiatamento e la forza di volontà sono aumentati ancora di più. Questa gioia rimarrà per sempre".
Philipp Lahm: "Non importa se siamo noi i giocatori più forti: bisogna essere la squadra più forte. Siamo migliorati costantemente per tutto il torneo e i commenti negativi non ci hanno scalfito. Siamo rimasti in corsa e alla fine abbiamo vinto i mondiali. È una sensazione incredibile".
Manuel Neuer: "Siamo rimasti uniti fin dalle partite di preparazione, anche quando ci sono state brutte notizie come la perdita dei Bender e di Marco Reus, ma anche loro sono campioni del mondo. Tutta la Germania è campione del mondo. Non so per quanto festeggeremo, ma d'ora in poi ci sveglieremo sempre con il sorriso".
Spunti positivi
La squadra, compreso lo staff tecnico, è cresciuta torneo dopo torneo. Nonostante in Sudafrica fosse più entusiasta e spettacolare, è stata anche più ingenua. All'inizio di questo mondiale, Löw ha sorpreso tutti introducendo un poco ortodosso 4-3-3 con quattro difensori centrali, passando successivamente al più familiare 4-2-3-1. Non tutte le partite sono state vinte con stile, ma in Germania tutto ciò è stato visto come un segno di maturità, perché le squadre che vincono devono sempre superare uno o due ostacoli.
Potrebbe essere un cliché, ma i giocatori e l'allenatore hanno sempre parlato del grande spirito di squadra. I festeggiamenti dei giocatori, anche non titolari, hanno dimostrato che non erano parole fini a se stesse. L'affiatamento è emerso anche nelle interviste dopo partita, quando i vincitori hanno dedicato la coppa ai grandi assenti.
Margini di miglioramento
Con l'imminente ritiro di Miroslav Klose, alla Germania serve un altro centravanti 'vecchio stile' che possa dare profondità. Inoltre, l'attacco deve diventare più flessibile per superare le difese solide come quella dell'Argentina.
In Brasile, il difensore centrale Benedikt Höwedes ha giocato sulla sinistra, ma un terzino naturale e bravo nelle sovrapposizioni potrebbe aggiungere qualità, per non insistere sempre sulla destra come si è visto durante il torneo.
Talenti emergenti
Neuer (28), Schweinsteiger (29), Lahm (30) e Sami Khedira (27), i giocatori più "vecchi", hanno ancora l'età per giocare a UEFA EURO 2016 e potrebbero anche arrivare a Russia 2018, malgrado il calcio diventi sempre più fisico e impegnativo.
I centri tecnici in Germania sembrano produrre sempre più giovani (anche se i terzini e gli attaccanti sono una rarità) e, nei prossimi anni, la "seconda generazione" formata da André Schürrle (23), Mario Götze (22), Toni Kroos (24), Marco Reus (25) e forse Julian Draxler (20) avrà un ruolo ancora più importante. Nel frattempo, Thomas Müller (24) continuerà a rendersi pericoloso con le sue incursioni inimitabili.
Qualificazioni europee
Nel Gruppo D insieme a Scozia, Polonia, Repubblica d'Irlanda, Georgia e Gibilterra, i neocampioni del mondo sono ampiamente favoriti, ma lo sarebbero stati in ogni caso. Se chiudessero come nelle qualificazioni mondiali, con otto punti di vantaggio sulla seconda (la Svezia), nessuno si sorprenderebbe.