L'allenatore della Scozia, Steve Clarke, su tifosi, qualificazioni e sulla sua filosofia di gioco - l'intervista
venerdì 7 giugno 2024
Intro articolo
"Siamo riusciti a riavvicinare la Tartan Army", dice l'allenatore Steve Clarke mentre la Scozia si prepara per il secondo EURO consecutivo.
Contenuti top media

Corpo articolo
Da giocatore Steve Clarke non è stato convocato quando la sua Scozia ha partecipato a EURO 1992 e 1996, ma da quando nel 2019 è stato chiamato come commissario tecnico della nazionale, sta recuperando il tempo perduto.
L'ex pilastro del Chelsea ha riportato dopo 24 anni la Scozia alla fase finale di EURO (2020) passando dagli spareggi, e nelle qualificazioni di questa edizione ha ottenuto una vittoria storica contro la Spagna battendola 2-0 in casa.
Sui tifosi della nazionale scozzese (Tatan Army)
Sono il riflesso del popolo scozzese. Vogliono che tutti li amino anche dopo essere andati via. L'abbigliamento poi è probabilmente unico e questo suscita molta curiosità nella gente. Apprezziamo molto il sostegno che la Tartan Army ci garantisce sempre.
In questi quattro anni abbiamo riportato la nazione e i tifosi dalla nostra parte. Loro vogliono vedere una nazionale competitiva contro tutti. Non pretendono necessariamente che si vinca, ma credo che pretendano che si sia competitivi. E quello che abbiamo ora è un gruppo molto competitivo che vuole sempre il meglio per il proprio Paese. La Tartan Army lo vede, lo sente, e ci sta sempre vicino.
Sulle qualificazioni
Credo che la partita più bella da ricordare sia quella di marzo contro la Spagna ad Hampden. Quella sera è scattata la molla. Abbiamo segnato molto presto, il che ha dato energia a tutti nello stadio. Siamo riusciti a sfruttare lo slancio segnando anche un gol nel secondo tempo. Per noi è stata la prestazione migliore degli ultimi anni.
Per i tifosi presenti è stata probabilmente la serata più bella che abbiano vissuto ad Hampden da molto tempo a questa parte. Quella sera abbiamo vinto la seconda partita su due e abbiamo lasciato lo stadio fiduciosi di qualificarci, perché quando si ottiene un risultato importante contro una delle squadre della prima fascia, si ha la certezza di portare questa fiducia nelle partite successive ed è esattamente quello che abbiamo fatto.
Sulla squadra
C'è molto talento ma il merito di farli funzionare tutti insieme è mio. Con me in panchina, i ragazzi sanno di essere tutti uguali e lasciano da parte il proprio ego mettendosi al servizio della squadra.
Sulla sua filosofia
Non bisogna snaturarsi mai, essere onesto coi giocatori, spiegargli ogni decisione e trattarli come esseri umani, non necessariamente come calciatori di alto livello. Ogni calciatore è una persona che ha bisogno di attenzioni. Ci sono molti modi diversi per ottenere il successo e speriamo che la gente se ne renda conto.
Sugli obiettivi della Scozia a EURO
Dobbiamo prepararci al meglio e giocarcela con tutti. Finché riusciremo a farlo, potremo lasciare il torneo a testa alta, sia che usciamo nella fase a gironi che in quelle successive. Se faremo tutto bene e giocheremo alla pari con tutti, per me sarà già una vittoria.