Vincenzo Montella: Kerem Aktürkoğlu, Çağlar Söyüncü e la Turchia a EURO 2024 – intervista
mercoledì 5 giugno 2024
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"La squadra deve fare del suo meglio e avere convinzione, ma non arroganza", commenta il Ct della Turchia in vista di UEFA EURO 2024.
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Grande attaccante e vincitore dello scudetto 2000/01 durante i suoi 10 anni alla Roma, Vincenzo Montella è stato anche finalista a EURO 2000 e ha allenato diversi club di alto livello in Italia, per poi trasferirsi all'Adana Demirspor nel 2021.
Montella ha trascorso due stagioni alla guida del club turco, con qui ha conquistato il quarto posto in campionato nel 2022/23 e partecipato alle qualificazioni di UEFA Europa Conference League. Nominato Ct della Turchia nel settembre 2023, si è subito assicurato le vittorie contro Croazia e Lettonia e ha portato la squadra a EURO 2024.
I suoi principi da allenatore
Devi credere nelle tue idee per riuscire a convincere i giocatori. Se un’unica idea è condivisa da tutti, è sicuramente più forte. Non credo che esista un piano vincente per tutti, altrimenti lo userebbe chiunque! Bisogna scegliere in base alle caratteristiche dei giocatori, ed è questo è il lavoro più lungo e difficile.
Vincere il girone è stato un traguardo storico, perché è la prima volta che la Turchia ci riesce sia nelle qualificazioni per EURO che in quelle per la Coppa del Mondo. Siamo molto contenti, ma ora inizia un'altra avventura.
L'esperienza all'Adana Demirspor
Sicuramente è stata formativa. Mi sono adattato abbastanza bene alla loro cultura, che mi piace molto ed è molto simile alla mia di quando ero bambino e ragazzo. Sono cresciuto in un piccolo paese vicino Napoli e credo che mi abbia aiutato, anche perché ho iniziato a capire le diverse sfaccettature del carattere di ogni giocatore. È stata sicuramente un’esperienza utile per dopo, quando sono arrivato in nazionale.
Su Kerem Aktürkoğlu e Çağlar Söyüncü
Aktürkoğlu è un giocatore molto importante perché è veloce, lavora per la squadra e ha le caratteristiche del calcio moderno che ritengo fondamentali. Oltre al talento c'è la disponibilità che dà alla squadra e l'attitudine ad attaccare gli spazi. Per me questo è fondamentale.
Söyüncü ha una bellissima storia, ma ce ne sono molte come la sua: io stesso ho iniziato in Serie C. È un giocatore con una forte personalità in campo, ma anche fuori. È utile a qualsiasi allenatore perché è una persona positiva, altruista e di carattere.
La finale di EURO 2000
Il torneo è stato un’esperienza meravigliosa. Siamo arrivati in finale ed eravamo a un passo da una vittoria storica, ma mi ha lasciato un amaro in bocca che rimane ancora oggi. Ricordo perfettamente l'ultima azione sull'1-1, con il golden gol di David Trezeguet.
Le prospettive della Turchia a EURO
Secondo me, la competizione è più difficile delle precedenti perché l'asticella si è alzata. Anche le squadre di medio livello sono migliorate: dobbiamo dare il massimo e avere convinzione, ma non arroganza.