Calcio femminile
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Non può esservi che gioia, e forse anche una certa dose di stupore, nell'osservare l'incredibile ascesa registrata dal calcio femminile negli ultimi 15 anni in Europa.
Dagli inizi umili e pieni di speranza, grazie al lavoro incessante della UEFA, delle sue federazioni nazionali, di funzionari e amministratori efficienti e innumerevoli sostenitori e volontari, il calcio femminile è cresciuto fino a diventare uno spettacolo che brilla di luce propria. E l'opera prosegue giornalmente promuovendo e coltivando il calcio femminile con l'obiettivo di coinvolgere un numero crescente di ragazze in questo sport, nelle vesti di calciatrici, arbitri, dirigenti, volontari o semplicemente spettatrici appassionate.
Competizioni quali Women's EURO e UEFA Women's Champions League hanno guadagnato visibilità e si sono ritagliate nicchie importanti. Le migliori calciatrici europee sono diventate personaggi e modelli da imitare per le giovani ragazze. Ogni competizione che passa, sia a livello di prime squadre che di tornei giovanili, porta progressi tecnici e tattici, facendo fiorire l'interesse pubblico e commerciale, e l'ineluttabile sensazione che il calcio femminile stia correndo a una velocità molto elevata. Il futuro è foriero di infinite possibilità, e la UEFA e le federazioni europee sono determinate a aumentarne lo slancio e a cogliere tutte le occasioni per fissare nuovi standard duraturi.
La crescita del calcio femminile e il suo sviluppo all'interno dell'Europa sono costanti. Da una ricerca UEFA effettuata nel 2016/17, emerge che il numero di calciatrici tesserate è di oltre 1,270 milioni. Sono sempre più numerose anche le ragazze che praticano il calcio, con oltre 827.000 tesserate under 18. Il numero di leghe giovanili (da under-6 a under-23) è cresciuto da 164 a 266 tra il 2012/13 e il 2016/17.
Sei paesi - Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Norvegia e Svezia - contano oltre 100.000 giocatrici. E' cresciuto anche il numero di calciatrici professioniste e semi-professioniste, con un incremento da 1.303 nel 2012/13 a 2.853 nel 2016/17. Nel frattempo, sono 52 i paesi che possono vantare un campionato dedicato, e il numero di nazionali femminili in Europa è cresciuto da 173 nel 2012/13 a 233 nel 2016/17. Ci sono ad ora 17.553 allenatori femminili qualificati nelle federezioni nazionali europee.
La crescita futura del calcio femminile è in buone mani. La UEFA e le federazioni nazionali collaborano proficuamente con il Programma di Sviluppo del Calcio Femminile UEFA (WFDP). La UEFA ha colto il momento: il Comitato Esecutivo ha preso atto dell'enorme crescita del calcio femminile nel continente, sia in termini di tesserati che di partecipazione, e ha deciso nel 2010 di sostenere il propgramma di sviluppo fino al 2016 attraverso i programmi di assistenza HatTrick UEFA.
La UEFA promuove il calcio femminile all'interno delle federazioni nazionali ancora non attive in questo settore, incoraggiandole a fissare obiettivi strategici e finanziari, raccomandando l'inserimento di donne nelle posizioni chiave, e lavorando affinché tutte le federazioni abbiano un campionato nazionale femminile. Le federazioni ricevono assistenza su come commercializzare il calcio femminile. L'intensificazione delle attività di base, i piani di reclutamento e i percorsi formativi delle calciatrici aituano ciascuno a trovare il proprio livello. Inoltre, le infrastrutture e gli ambienti di gioco vanno resi adeguati alle esigenze di calciatrici, dirigenti e spettatori. La nomina di leggende del calcio femminile come ambasciatrici conferisce lustro alla promozione del calcio femminile.
Le ultime cifre UEFA confermano la portata del lavoro svolto in tutto il continente. Tredici federazioni nazionali possiedono settori giovanili per le ragazze, creando un percorso di sviluppo per le giovani calciatrici; circa 7.500 arbitri donne dirigono partite; 38 federazioni hanno commissioni riservate al calcio femminile. Inoltre, per aumentare la presenza femminile in ruoli di responsabilità, la UEFA ha lanciato il proprio programma di leadership dedicato, ideato per le donne che lavorano all'interno delle federazioni e le federazioni stesse ne stanno seguendo l'esempio. Nel 2016/17, 399 donne hanno lavorato a livello manageriale o superiore nelle federazioni nazionali (erano 121 nel 2012/13).
La crescita del calcio femminile è il risultato, inoltre, della cura e della dedizione con cui la Commissione per il Calcio Femminile UEFA si occupa del calcio femminile, promuovendo lo sviluppo e il progresso del calcio femminile in generale, nonché lo sviluppo delle competizioni femminili.
La decisione della UEFA di investire nello sviluppo del calcio femminile è stata una mossa saggia e lungimirante, i cui risultati sono oggi ben visibili. La UEFA si è impegnata, facendone una priorità, a promuovere e coltivare costantemente il calcio femminile. Tale impegno sta dando oggi buoni frutti.