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Rimonta Benfica, Zenit eliminato

SL Benfica - FC Zenit St Petersburg 2-0 (and. 2-3)
Un gol per tempo di Maxi Pereira e Nélson Oliveira, entrambi in chiusura di frazione, portano le Aquile ai quarti di finale.

Maxi Pereira festeggiato dai compagni
Maxi Pereira festeggiato dai compagni ©AFP/Getty Images

L'SL Benfica ritrova i quarti di finale di UEFA Champions League dopo sei anni grazie alle reti di Maxi Pereira nel primo tempo e di Nélson Oliveira nel finale del successo per 2-0 contro l'FC Zenit St Petersburg a Lisbona.



Sconfitto 3-2 all'andata in Russia, il Benfica fatica a scardinare la retroguardia ospite nel primo tempo. Tuttavia, i padroni di casa, capaci sempre di segnare per primi dall'inizio della fase a gironi della UEFA Champions League, aprono le marcature con Maxi poco prima dell'intervallo. Lo Zenit non riesce a replicare nella ripresa, e Oliveira certifica la qualificazione delle Aquile nei minuti di recupero.



Un epilogo tutt'altro che scontato nelle battute iniziali. Maxi e Bruno César combinano bene sulla destra, ma i piani del Benfica di mettere alle corde la squadra di Luciano Spalletti dall'inizio devono essere subito rivisti. Calmo, ordinato e disciplinato, lo Zenit non concede nulla fino al 15', quando Vyacheslav Malafeev – assente all'andata per infortunio – vola per deviare un cross di César con Óscar Cardozo in agguato. 



Con il passare dei minuti il Benfica diventa più preciso nei passaggi e cresce in pericolosità: un'azione avviata da Nicolás Gaitán termina con una rasoterra di Maxi da posizione defilata che impegna Malafeev. 

Per quanto ci provi, il Benfica non riesce a creare occasioni da rete limpide. Lo Zenit è solido in difesa e per poco non passa in vantaggio: Artur si fa rubare la palla da Aleksandr Kerzhakov ma rimedia sulla conclusione a giro di Roman Shirokov.



Un brivido corre lungo la schiena del pubblico di casa, che però può esultare poco più tardi per la rete di Maxi nel recupero del primo tempo. Axel Witsel si vede respingere un tiro ravvicinato da Malafeev, ma il centrocampista belga raccoglie la respinta e di tacco serve il compagno di squadra, che insacca con freddezza sul secondo palo. 



Vedendo allontanarsi la prospettiva della prima qualificazione ai quarti, Spalletti inserisce Danko Lazović al posto di Vladimir Bystrov nell'intervallo, ma la mossa non sortisce gli effetti sperati. Gli rischiano il raddoppio con un colpo di testa di Jardel che termina fuori di poco sugli sviluppi di un corner. Il Benfica approfitta dello spazio lasciato dallo Zenit e sfiora ancora il raddoppio con Cardozo. 



Il predatore paraguaiano ha un'occasione ancora migliore quando batte Nicolas Lombaerts su un pallone lungo ma, arrivato davanti Malafeev, calcia a fil di palo. Il numero 7 costringe poi il portiere russo alla respinta a mano aperta con un tiro dal limite prima del colpo di testa appena fuori di Jardel. Il Benfica cerca il gol della sicurezza, che arriva proprio nel finale con il tiro di Oliveira che si insacca con la complicità di una deviazione al termine di un’azione di contropiede.


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