Zidane: 'Le parole non rendono giustizia a Cristiano Ronaldo'
venerdì 26 maggio 2017
Intro articolo
Zinédine Zidane parla a UEFA.com delle "statistiche incredibili" di Cristiano Ronaldo, della passione per il suo lavoro e dei due prossimi avversari Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon.
Contenuti top media
Corpo articolo
Come valuta la sua esperienza sulla panchina del Real Madrid dall'inizio del 2016?
Sono felice che mi abbiano dato questa opportunità. Non è un lavoro facile, ma per me è una passione, come lo è il calcio. Ho lavorato molto, passando tre o quattro anni a prepararmi.
- Juventus e Real Madrid alla prova finale
- Real Madrid e Juventus vincono il campionato
- Tutte le informazioni sulla finale di Cardiff
Ora ho la possibilità di allenare questa squadra fantastica, quindi vivo la mia passione giorno dopo giorno. Abbiamo uno staff eccezionale, ma abbiamo vinto anche grazie a giocatori straordinari.
Hanno capito che tutti sono importanti e lo hanno dimostrato. Ora dobbiamo superare l'ostacolo più difficile, non abbiamo ancora vinto niente, ma è anche l'ostacolo più bello.
Vorremmo farle qualche domanda su Cristiano Ronaldo: il suo ruolo in campo, il numero di partite che ha giocato, il modo in cui lei riesce a mantenerlo in forma. Che cosa pensa della sua evoluzione?
È una decisione che abbiamo preso insieme, parlando. Siamo intelligenti e anche lui a volte ha bisogno di giocare un po' meno. Non perché non sia in condizione, ma perché vuole essere al meglio per l'ultima fase della stagione, quando in palio c'è la posta più alta.
Quest'anno ha giocato molto, ma a volte è rimasto fuori per respirare un po'. Non si tratta solo di quest'anno: è la somma di tutte le stagioni della sua carriera, in cui magari ha giocato 60 o 70 partite. Arriva un momento in cui devi prendere un attimo di respiro.
Che cosa pensa dei suoi 100 gol in UEFA Champions League?
Come ben sapete, non ci sono parole che possano rendere giustizia a Cristiano Ronaldo. Dimostra quello è che ogni volta che scende in campo, segnando. Ora ha superato i 400 gol con il Real Madrid fra tutte le competizioni. Sono statistiche incredibili, ma con lui tutto è possibile.
L'ultima volta che Juventus e Real Madrid si sono affrontate in finale era il 1998 e lei vestiva la maglia bianconera. Che ricordi ha di quella serata?
Sono momenti tristi e difficili, ma fanno parte della carriera di un giocatore e bisogna accettarli. Sono solo contento di averla vinta dopo con il Real Madrid. In carriera ci sono sempre ricordi belli e brutti.
Che cosa pensa di Massimiliano Allegri?
Merita tutto quello che ha avuto e ha dimostrato di essere fra i migliori allenatori al mondo. Ha ricostruito o almeno migliorato la Juve. Naturalmente è anche merito della società e dei giocatori, ma soprattutto dell'allenatore a capo del progetto. Lo rispetto molto.
Da leader, che cosa offre Gianluigi Buffon alla Juventus?
Lo si capisce da tutto quello che ha vinto. È un leader nato ed è stato un giocatore straordinario per tutta la carriera.
Guida la squadra ed è un gran capitano. Inoltre, ha sempre avuto belle parole per tutti i professionisti con cui ha avuto a che fare. Questo dimostra che è una bella persona, oltre che un grande portiere e un leader.