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Real Madrid - Barcellona 2-3: reazioni e analisi

Dopo la vittoria del Barça con gol di Lionel Messi nel recupero, UEFA.com analizza uno dei momenti che potrebbero segnare la svolta nel campionato spagnolo.

Keylor Navas subisce il gol di Lionel Messi nel recupero
Keylor Navas subisce il gol di Lionel Messi nel recupero ©Getty Images

Domenica, il Barcellona ha strappato un 3-2 al Real Madrid con un gol di Lionel Messi nel recupero e lo ha riacciuffato in vetta alla classifica di Liga. UEFA.com analizza uno dei momenti che potrebbero segnare la svolta nel campionato spagnolo.

Messi ci lascia di nuovo lo zampino

Pur essendo il miglior realizzatore nella storia del Clásico, l'argentino non segnava al Real Madrid dal 2014. Dopo il gol di Casemiro, però, si è fatto strada nella difesa avversaria e ha firmato il pareggio, mentre nel finale ha approfittato di un traversone di Jordi Alba e ha siglato il 3-2: il momento ideale per segnare il gol numero 500 con il Barcellona, nonché il 23esimo contro le Merengues.

"Messi può fare la differenza anche se rimane a casa a cena", ha commentato Luis Enrique. Gerard Piqué ha aggiunto: "Ancora una volta, il giocatore più forte del mondo e di tutti i tempi è salito in cattedra e ha dato spettacolo".

Una beffa per uno

Il Barcellona ha vinto con un gol di Messi nel recupero
Il Barcellona ha vinto con un gol di Messi nel recupero©AFP/Getty Images

A dicembre, Sergio Ramos aveva rovinato la festa al Barcellona firmando un 1-1 al 90': il copione è sembrato ripetersi ieri sera all'86', quando James Rodríguez ha segnato il gol del 2-2.

Dopo sei minuti, però, il Real Madrid ha visto passare il proprio vantaggio in classifica da tre a zero punti. "In un certo senso, li abbiamo battuti dove sono più bravi - ha commentato Luis Enrique -. Anche a noi piace vincere così".

La corsa al titolo prosegue sul filo

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Il Barcellona è in leggero vantaggio nella corsa al titolo perché, pur essendo a pari merito con il Real Madrid a 75 punti, può contare sulla superiorità negli scontri diretti.

Il Real Madrid, per contro, ha una partita in più a disposizione (quella contro il Celta Vigo, da recuperare a maggio) e arriverà primo se vincerà sempre. Ma non sarà facile: ad attenderlo ci sono quattro trasferte e le gare casalinghe contro Valencia e Siviglia, le uniche due squadre insieme al Barça ad averlo battuto in questa stagione.

L'undici di Zinédine Zidane deve anche disputare le semifinali di UEFA Champions League contro l'Atlético Madrid, per un totale di nove partite rispetto alle sei del Barcellona. La squadra di Luis Enrique deve invece affrontare un lungo viaggio a Las Palmas e il derby contro l'Espanyol, più le insidiose gare interne contro Villarreal ed Eibar.

Madrid colpito ma non affondato

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Il Real Madrid ha vinto l'ultimo campionato nel 2012 e si sarebbe avvicinato molto al traguardo con una vittoria contro il Barça. La sconfitta è stato un colpo duro, ma forse non letale.

"Il risultato ci taglia un po' le gambe - ha dichiarato Ramos, espulso al 77' -. Non siamo riusciti a vincere, ma siamo ancora nella stessa barca. Tutto è nelle nostre mani e proveremo a conquistare il titolo".

Zidane ammette che le Merengues dovranno vincere una dura battaglia per il titolo, ma invita la squadra a tirare fuori gli artigli. "Non siamo sconvonti e non siamo affondati - ha commentato il tecnico -. Ora sarà tutto più difficile, ma credo nei miei giocatori e andremo avanti".