L'incredibile serata a Barcellona
giovedì 9 marzo 2017
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Graham Hunter racconta una serata di immagini contrastanti: dall'esultanza di Leo Messi alle lacrime di Gerard Piqué, passando per la danza di Luis Enrique e l'amarezza del PSG.
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Il calcio è così incredibile che, dopo partite del genere, molti dicono solo: "Non ci sono parole!". In realtà ce ne sono: il difficile è metterle insieme e ricomporre le immagini in ordine.
La prima è quella di Lionel Messi, che dopo il sesto gol corre in direzione opposta ai compagni e scavalca il muro dietro la porta per esultare fra le braccia dei tifosi, senza limiti. E per di più, non per una sua prodezza.
La seconda è quella di Gerard Piqué con gli occhi gonfi di lacrime. Un simbolo del verbo "crederci", anche quando servono tre gol al minuto 87. Un'immagine forte: il difensore ci ha sempre creduto, non ha MAI smesso di crederci. Forse, è rimasto incredulo solo quando ho visto entrare il pallone del 6-1: è quello che succede quando il calcio si spinge ai limiti e forse anche oltre.
Poi c'era Luis Enrique che ballava sul campo, dimenticando l'annuncio di pochi giorni fa e abbandonandosi alla meraviglia del momento, insieme all'assistente Juan Carlos Unzué e all'allenatore dei portieri José Ramón de la Fuente.
Ma gli spettacoli straordinari come quello di ieri non rimangono impressi solo per le immagini dei vincitori.
Il povero Kevin Trapp, che aveva fatto così bene dopo aver strappato il posto ad Alphonse Areola, sedeva desolato sullo stesso campo che Sammy Kuffour aveva battuto con i pugni dopo un'altra incredibile rimonta, quella del Manchester United in finale di UEFA Champions League 1999.
Forse il segreto è proprio la porta, la 'Gol Nord' del Camp Nou, benedetta o maledetta a seconda dei casi. Il dolore provato da Trapp e compagni, però, era sicuramente molto simile a quello del Bayern Monaco 18 anni fa.
Il PSG, come il Bayern, aveva la possibilità di chiuderla, ma si è scontrato con un palo, con Marc-André ter Stegen e con un paio di errori. Solo gli irragionevoli, tuttavia, avrebbero dato per spacciati i giocatori di Unai Emery all'87', quando avevano tre gol di vantaggio.
Mentre i tifosi del Barça si preparavano a ringraziare comunque la loro squadra per l'impegno, l'impresa si compieva, o meglio, accadeva il miracolo. "È il trionfo della fede", dichiarava Luis Enrique dopo la gara. I boati del Camp Nou si spegnevano e il pubblico poteva lentamente tornare a casa, sapendo però che ricordi come questi non se ne andranno mai.