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L'INTERVISTA - Casillas: "Contro Buffon è sempre un piacere"

Il giocatore con più esperienza in UEFA Champions League, Iker Casillas, parla a UEFA.com del prestigio della competizione, dell'esperienza al Porto e di cosa significhi giocare contro Gianluigi Buffon.

L'esultanza di Iker Casillas per un gol del Porto nella fase a gironi
L'esultanza di Iker Casillas per un gol del Porto nella fase a gironi ©Getty Images

Hai giocato più partite a eliminazione diretta di Champions League di tutto il Porto messo insieme. La tua esperienza potrebbe essere la chiave della partita contro la Juve?

Ho molta esperienza perché ho giocato davvero tante partite importanti in una competizione prestigiosa come la Champions League. Sarà una doppia sfida molto difficile. La Juve parte favorita, ma a volte l'entusiasmo, il desiderio, la fatica e il coraggio, ti fanno superare le abiltà individuali.

Giocavi nel Real Madrid che partiva favorito in ogni partita, ma oggi al Porto è diverso. Come ti senti adesso?

Da un lato sollevato perché partire sempre da favoriti è una responsabilità pesante e fa più male quando perdi. Adesso dobbiamo essere realisti: siamo una buona squadra e stiamo crescendo gradualmente con l'aiuto dei più giovani. Affronteremo un avversario che è stato al top per molto tempo, che ha giocato quarti di finale, semifinali e una finale. Tuttavia nel calcio tutto può succedere. Sei o sette mesi fa ci giocavamo gli spareggi con la Roma...

Il primo ricordo di Casillas in Champions League

Che ruolo ha avuto la Champions League nella tua carriera e cosa significa per te?

Giocare una competizione come la Champions League è importante per un giocatore. Ti fa sentire maggiormente un professionista in questo sport. La Champions League è quel posto dove si ritrovano i migliori giocatori del mondo.

Hai vinto tanto con la Spagna, ma i tuoi successi europei a livello di club hanno forse un posto speciale. Chissà se la tua carriera sarebbe stata la stessa senza le vittorie in Champions League?

Aggiunge prestigio a un giocatore. Certo, vincere le competizioni nazionali come campionati, coppe e supercoppe, ti fa sentire più importante nella tua nazione, ma una volta che ci riesci in Europa e vinci una Coppa dei Campioni, il tuo prestigio si estende a livello mondiale.

Queste vittorie confermano che sei un calciatore importante che ha giocato una competizione prestigiosa e l'ha vinta. Nel mio caso è successo tre volte e naturalmente spero ci possa essere una quarta.

Casillas è un pilastro del Porto
Casillas è un pilastro del Porto©AFP/Getty Images

Questa sfida con la Juve arriva forse nel tuo miglior momento di forma dal tuo arrivo nel 2015.

Ogni giocatore sa che occorre tempo per abituarsi a una nuova città e a un nuovo stile di vita. Naturalmente quando hai passato così tanto tempo nello stesso posto, come nel mio caso, è strano cambiare tutto e ripartire da zero. Probabilmente l'anno scorso non ho raggiunto il livello che speravo. Non mi sentivo del tutto a mio agio.

Non sono stato più convocato in nazionale, così ho avuto più tempo per concentrarmi. Ho notato che è servito. Per prima cosa infatti bisogna stare bene col proprio club, e poi... chissà cosa potrà succedere.

Sarà una partita tra Porto e Juventus, ma tutti parlano di sfida tra Casillas e Buffon. Cosa pensi di Buffon come persona e portiere?

Ho la fortuna di avere tre anni meno di Gigi. Avevo 14 anni quando ho iniziato e lui ne aveva già 18; lo osservavo e ne apprezzavo stile e personalità. Crescendo ho continuato ad osservarlo e poi siamo cresciuti insieme. Abbiamo avuto carriere molto simili. Abbiamo entrambi vinto molto e spesso giocato contro. Penso che non ci sarà più nel calcio italiano un altro portiere come lui.

In Europa e nel mondo è considerato come uno dei migliori di sempre. La nostra è una sana rivalità: ci stimiamo molto l'un l'altro e ogni volta giocare contro di lui è un vero piacere. È un giocatore conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Fa parte della storia di questo sport.

La supersfida Buffon-Casillas

Sappiamo che hai un'ottima memoria e una conoscenza enciclopedica di tutte le tue partite. Torniamo indietro alla semifinale 2002/03 tra il tuo Real Madrid e la Juve, ovvero la tua prima contro Buffon. Avete vinto l'andata in casa per 2-1 ma poi perso 3-1 a Torino. Che ricordi hai?

Entrambe le squadre avevano giocatori straordinari: Trezeguet, Nedvěd, Zidane, Ronaldo, Figo. Abbiamo vinto l'andata per 2-1, ma avremmo meritato di più; sarebbe tranquillamente potuta finire 3-1 o 4-1. Al ritorno nel vecchio stadio della Juve abbiamo avuto l'occasione di ribaltare la gara, ma Luís [Figo] si è fatto parare un rigore da Buffon. Loro sono andati sul 3-0, poi abbiamo fatto il 3-1 e per 15 minuti abbiamo attaccato senza sosta. Sarebbe potuta finire 3-2 e saremmo passati noi.