La brasiliana Geyse parla della Finalissima femminile, dell'Inghilterra e del suo sogno impossibile di giocare un Women's EURO
mercoledì 5 aprile 2023
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"Sarà una grande esperienza per me, ma soprattutto per il calcio femminile e la sua crescita", ha detto la brasiliana Geyse in vista della Finalissima femminile contro l'Inghilterra.
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Questa è una versione modificata dell'intervista contenuta nel programma ufficiale della Finalissima femminile.
La Copa América Femenina dell'anno scorso è stata perfetta in tutti i sensi per il Brasile. Non solo la Seleção si è aggiudicata il trofeo, ma ha anche vinto sei partite su sei, segnando 20 gol senza subirne nemmeno uno.
La vittoria per 1-0 in finale contro le padrone di casa della Colombia all'Estadio Alfonso López di Bucaramanga ha coronato un torneo che ha consacrato ancora una volta il Brasile come forza dominante del calcio femminile sudamericano.
Geyse da Silva Ferreira, o Geyse, come l'attaccante del Barcellona è semplicemente conosciuta, è entrata sul finale della sfida dello scorso luglio, col Brasile già sull'1-0 dopo la rete di Debinha sei minuti prima dell'intervallo.
Ora, dopo aver visto l'Inghilterra sconfiggere la Germania nella propria finale continentale, non vede l'ora di scendere in campo per il suo Paese allo stadio di Wembley per la prima Finalissima femminile.
"È una partita importante, non solo per me, ma anche per tutte le mie compagne di squadra che sono arrivate fin qui", ha dichiarato. "Non vedo l'ora di giocare e di provare a vincere il trofeo. Sarà una grande esperienza per me, ma soprattutto per il calcio femminile e per la sua crescita".
"Penso che una partita come questa aprirà molte porte al calcio femminile. Ci godremo il momento giocando in uno stadio gremito, sfruttando al massimo il sostegno dei nostri tifosi e dando il massimo".
Esibirsi sul palcoscenico più importante non è una novità per una calciatrice che ha lasciato il suo paese natale per unirsi al CFF Madrid quando era ancora un'adolescente. La calciatrice è poi passata al Benfica dove ha incantato tutti segnando 16 gol nelle sue prime quattro partite nella seconda divisione portoghese, salvo poi tornare nella capitale spagnola dalla porta d'ingresso principale. Nel giugno 2022 è passata al Barcellona dopo essere stata la miglior marcatrice in condivisione della massima serie spagnola, contribuendo a quasi la metà dei gol del Madrid durante la stagione.
E poi l'avventura nella Copa América femminile della scorsa estate:
"Vincere la Copa América è stato il frutto di un lavoro quotidiano", dice. "Partecipare alla prima Finalissima contro l'Inghilterra, che è una delle migliori squadre del mondo, è una cosa davvero importante. Andremo in campo con l'obiettivo e il desiderio di portare a casa il trofeo".
Ci saranno volti noti in entrambi i campi, con Geyse che in questa stagione ha giocato al fianco di Lucy Bronze e Keira Walsh a livello di club. Il Barcellona attualmente è a punteggio pieno nella Liga F, dove ha segnato 99 gol subendone appena cinque.
A livello di nazionale, però, Geyse sa che affrontare un'Inghilterra ancora imbattuta sotto la guida di Sarina Wiegman, e per di più in casa loro, è una sfida molto impegnativa. Ma avrà avuto il tempo di seguire UEFA Women's EURO della scorsa estate?
"Certo! È stata un grande torneo, più competitivo ancora della Copa América", dice. "Personalmente preferirei giocare in un Women's EURO piuttosto che in una Copa América, ma non posso con il mio Paese! Dovrò continuare a giocare la Copa América, ma comunque è una competizione davvero fantastica".
Sull'allenatrice Pia Sundhage, ha detto: "Pia ha avuto una grande influenza su di noi ed è stata davvero importante. Con lei ho notato come siamo migliorate in ogni partita e in ogni allenamento. Sono davvero felice che sia arrivata, abbia preso per mano il Brasile e ci abbia aiutato".
Con la Coppa del Mondo femminile di quest'estate in Australia e Nuova Zelanda, la Finalissima è un test significativo per il Brasile e per Geyse. Ne è passata di strada da quando la calciatrice tirava i primi calci a un pallone sulla spiaggia di Maragogi, sulla costa orientale del Brasile.
"Ho iniziato a giocare a calcio con gli amici sulla spiaggia, poi è arrivata l'opportunità, grazie al mio insegnante di educazione fisica, di andare a giocare in una squadra", racconta. Ho accettato l'offerta e da lì in poi mi si sono presentate altre opportunità".
"In passato è stata un po' dura perché dovevo alzarmi presto e andare nella capitale per giocare a calcio, ma oggi credo che il calcio femminile sia più valorizzato rispetto al passato. Ogni passo che facciamo nel calcio femminile ci dà la gioia di poter dimostrare che siamo in grado di fare bene. Sarebbe un onore rappresentare di nuovo il mio Paese e vincere un altro trofeo per il Brasile".