L'inglese Alessia Russo sulla Finalissima femminile: 'Sarà un'occasione speciale per tutto il movimento calcistico'
lunedì 3 aprile 2023
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"Sarà uno spettacolo per tutti", dice l'attaccante dell'Inghilterra in vista della sfida contro il Brasile nella Finalissima femminile.
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Alessia Russo, la calciatrice dell'Inghilterra autrice di quattro gol e risultata più volte decisiva a UEFA Women's EURO 2022 entrando dalla panchina, vuole tornare a essere protagonista con la propria nazionale. L'occasione da sfruttare è la Finalissima femminile tra le campionesse d'Europa e quelle sudamericane del Brasile, che si terrà giovedì 6 aprile allo stadio di Wembley.
Con la finale di UEFA Women's EURO ancora fresca nella memoria, la ventiquattrenne non vede l'ora di sentire di nuovo il pubblico di Wembley dietro di sé, ed è ben consapevole del ruolo della sua nazionale nella crescita del movimento calcistico femminile a livello mondiale.
Sulla Finalissima femminile
Non vedo l'ora, sia perché affronteremo una delle migliori squadre del mondo, ma anche perché giocheremo a Wembley, dove abbiamo tanti bei ricordi. Potremo giocare davanti ai nostri tifosi e a tutti i nostri amici e familiari, quindi sarà davvero speciale. Tutte noi non vediamo l'ora di scendere in campo. Inoltre trovo molto bello che tali eventi si organizzino anche per il calcio femminile.
Sarà un grande test. Il Brasile è una delle migliori squadre del mondo per un motivo preciso. Lo stile di gioco è diverso da quello che abbiamo affrontato in passato, e sarà emozionante. Il bello del calcio è giocare contro tutti i diversi stili di calcio e contro le migliori squadre del mondo, e loro sono proprio una di queste, quindi sarà una grande occasione. Speriamo sarà un grande spettacolo di calcio".
Sull'essere considerata la nuova Marta
Innanzitutto ho ancora tantissima strada da fare. Marta è una giocatrice che idolatravo quando ero piccola. Quello che ha fatto lei per il calcio femminile e l'eredità che ha lasciato sono incredibili. È davvero speciale e unica nel suo genere. Era forte tecnicamente, sapeva segnare ed era ovunque in campo".
Su 'quel' gol contro la Svezia a Women's EURO
È buffo: sul momento non credo di averci pensato troppo. Ho sbagliato il primo tiro e volevo reagire rapidamente per cercare di farne un altro. Non immaginavo prima che ci avrei provato col tacco. Avevo un difensore davanti a me, quindi non avrei potuto girarmi, e un'altra stava accorrendo dal lato. Quindi ho pensato che dovevo mettere la palla in rete il più velocemente possibile e la parte posteriore del tallone era la via migliore. Non sapevo nemmeno che fosse passata attraverso le gambe del difensore finché non l'ho vista".
Sulla sua influenza nelle nuove generazioni di calciatrici
Mi piaceva guardare i Mondiali, gli Europei, tutto. Non credo di essermi mai considerata come un modello da seguire: amo semplicemente giocare a calcio. Sin da quando ero una ragazzina, mi sono state offerte delle opportunità e le ho colte. E credo che questo sia il messaggio più importante per le giovani calciatrici: impegnarsi, darsi da fare, e chissà poi cosa può succedere.
Il livello del calcio femminile in questo momento è il più alto mai raggiunto e non può che migliorare, quindi ci saranno ancora molte sfide difficili da affrontare. Sono ancora una calciatrice giovane, quindi cerco di migliorare ogni giorno. Mi piace giocare, mi piace fare gol. Il nostro compito adesso è quello di andare avanti su questa strada. Continuare a fare grandi prestazioni e, si spera, vincere e spianare la strada alla prossima generazione".