La stagione: il cammino del Real Madrid verso la Supercoppa
lunedì 7 agosto 2017
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Joe Walker di UEFA.com racconta la stagione 2016/17 del Real Madrid, dalla partenza con il brivido nella fase a gironi fino al trionfo in finale di UEFA Champions League.
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La corsa verso il secondo trionfo consecutivo in UEFA Champions League, impresa mai compiuta fino allo scorso giugno, ha avuto un inizio neanche troppo inconsueto per il Real Madrid. In svantaggio per 1-0 fino all'89' nella prima gara del Gruppo F contro lo Sporting CP, la squadra di Zinédine Zidane ha pareggiato con una punizione imparabile di Cristiano Ronaldo e si è imposta in extremis con Álvaro Morata, che ha mandato in visibilio il Santiago Bernabéu. "Il Real non si arrende mai" si è detto spesso, e così è stato da settembre fino ai primi di giugno.
L'articolo è tratto dal programma ufficiale di Supercoppa UEFA 2017. Scarica la tua copia qui.
La classica che non ti aspetti
Una gara da ricordare
Pur non essendo stata una partita della più alta qualità, il 3-3 contro il Legia Warszawa alla quarta giornata ha proposto di tutto: gol spettacolari, rimonte, qualche errore difensivo e un pareggio rocambolesco di Mateo Kovačić, per non parlare della traversa di Lucas Vázquez all'ultima azione dell'incontro. Una gara apertissima e un po' vecchio stile, con squadre lunghe e poca tattica: alla fine, i giornalisti erano esausti quanto i giocatori.
L'artefice del successo
Il tocco magico di Zidane
Molti si domandavano se Zidane fosse in grado di ripetere i successi dei primi sei mesi in panchina, ma il tecnico ha fugato ogni dubbio conquistando il primo doblete dopo 59 anni. Pur avendo a disposizione una squadra di grandi campioni, il francese ha meritato elogi per la sua capacità di fare turnover e tenere la concentrazione al massimo. Inoltre, il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 dopo l'infortunio di Gareth Bale è stato il suo capolavoro tattico, che ha permesso a Ronaldo di giocare più al centro per firmare gol decisivi.
Gol più bello
El golazo
"Ci lavoravo da un po' - ha dichiarato Casemiro dopo il gol spettacolare contro il Napoli all'andata degli ottavi -. In allenamento ci esercitiamo sempre sui tiri e io avanzo spesso al limite dell'area". Neanche il centrocampista brasiliano, però, avrebbe mai immaginato di segnare così. Dopo un gol di Lorenzo Insigne e la rimonta delle merengues sul 2-1, la gara è rimasta in bilico fino al 54': su un rilancio di Raúl Albiol, la palla è finita a Casemiro, che da 30 metri ha fatto partire un tiro perfetto. È così che il Real ha messo un piede ai quarti.
Miglior atmosfera
Serate da derby
L'atmosfera più elettrizzante di tutta la stagione si è vista nella semifinale di ritorno, quando un Vicente Calderón esaurito in ogni ordine di posti ha ospitato la sua ultima partita europea: il derby di Madrid. L'Atlético è andato in vantaggio per 2-0 dopo 16 minuti, portandosi momentaneamente sul 2-3 complessivo, ma si è arreso al successivo gol di Isco. Una serata simile si era vissuta al Bernabéu al ritorno dei quarti di finale, quando Marco Asensio aveva completato il 4-2 sul Bayern Monaco ai supplementari. Dopo tanta tensione, finalmente gioa e sollievo.
Protagonista assoluto
Chi altri?
Dopo una fase a gironi senza particolari numeri, almeno per i suoi standard, Ronaldo è salito in cattedra al momento giusto, firmando due triplette consecutive ai quarti e in semifinale e superando i 100 gol in UEFA Champions League. Le cifre dicono 105 in totale, di cui 54 solo nelle gare a eliminazione diretta. "Nessuna parola rende giustizia a Cristiano Ronaldo - ha dichiarato Zidane prima della finale contro la Juventus -. Dimostra chi è ogni volta che scende in campo. Le sue sono statistiche incredibili, ma con lui tutto è possibile". In finale, il portoghese ha ringraziato il mister battendo due volte Gianluigi Buffon.
L'eroe poco celebrato
Luka Modrić
A questo titolo aspiravano diversi contendenti, ma Luka Modrić li ha battuti tutti. "È lui che fa giocare la squadra. Quando è in forma, il Madrid è nettamente superiore", ha dichiarato un certo Raúl González. In effetti, il 31enne centrocampista ha aggiunto spessore alla squadra, fugendo da raccordo tra difesa e attacco con velocità, visione di gioco e infinite soluzioni. Menzioni d'onore anche per Casemiro, Marcelo e Dani Carvajal.
La fame di gol
'Il Real segna sempre, ma subisce anche'
È stato questo il commento di Carlo Ancelotti prima dei quarti di finale, ma i fatti sono altrettanto inconfutabili: i blancos, è vero, hanno chiuso solo una partita senza subire gol in tutta la stagione (3-0 nella semifinale di andata contro l'Atlético) ma hanno concluso la stagione segnandone almeno uno in 65 partite consecutive fra tutte le competizioni, ovvero dalla semifinale di andata di UEFA Champions League 2015/16 contro il Manchester City in poi.
Osservato speciale
Marco Asensio
Il trequartista, che si era presentato con uno spettacolare gol in Supercoppa UEFA 2016, non ha fatto altro che migliorare. Migliore in campo nella sua gara d'esordio in UEFA Champions League, ha anche suggellato la sconfitta del Bayern e firmato il quarto gol in finale. Un mese dopo ha vinto il pallone d'argento al Campionato Europeo Under 21 UEFA. Prossimo obiettivo: un posto da titolare.