Suárez attende la reunion
giovedì 30 luglio 2015
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Denis Suárez, cresciuto nelle giovanili del Barcellona e attualmente in prestito al Siviglia, non vede l'ora che arrivi la sfida tra le due squadre in Supercoppa UEFA 2015.
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Denis Suárez, cresciuto nelle giovanili del Barcellona e attualmente in prestito al Siviglia, non vede l'ora che arrivi la sfida tra le due squadre in Supercoppa UEFA 2015. In vista della gara a Tbilisi, il nazionale spagnolo Under 21 parla a UEFA.com del suo esordio nella formazione andalusa, dei suoi modelli di comportamento e della grandezza del tecnico Unai Emery.
UEFA.com: la scorsa stagione, per il secondo anno consecutivo, le due coppe europee più prestigiose sono state vinte da due squadre spagnole. Perché hanno così tanto successo?
Denis Suárez: in Spagna si lavora molto a tutti i livelli ed è un bene per i giovani come me, che vengono costantemente seguiti e allenati. Penso anche che il campionato spagnolo sia uno dei più competitivi del mondo e che le squadre abbiano i giocatori più forti. La scorsa stagione, per esempio, ci sono state cinque squadre in lotta per un posto in Champions League fino all'ultimo.
UEFA.com: l'anno scorso hai esordito nel Siviglia proprio in Supercoppa contro il Real Madrid. Parlaci della partita a Cardiff.
Suárez: era la mia prima partita. Un anno fa il Real Madrid era la squadra più forte del mondo e la gara è stata molto difficile. Non penso di aver giocato bene, anche perché era la mia prima esperienza in una finale importante.
UEFA.com: chi sono i tuoi modelli di comportamento al Siviglia?
Suárez: ho sempre detto che in generale sono Andrés Iniesta e David Silva, ma ce ne sono alcuni che ammiro molto anche al Siviglia, come José Antonio Reyes ed Éver Banega. Mi piace molto giocare con loro, abbiamo un'ottima intesa.
UEFA.com: dopo aver giocato 36 partite con il Barcellona B nel 2013/14, non vedi l'ora di affrontare la tua ex squadra?
Suárez: effettivamente non vedo l'ora. Per noi è un sogno essere qui e giocare una grande finale contro il Barça. Per me sarà una partita speciale, perché ho vestito a lungo la maglia blaugrana. È lì che mi hanno insegnato a lottare sempre per il primo posto. Loro sono favoriti, ma credo che sarà una partita competitiva e che avremo la possibilità di vincerla. Speriamo solo di riuscirci.
UEFA.com: che cosa significherebbe iniziare la stagione con un altro trofeo?
Suárez: non sarebbe male vincere contro il Barça, che è campione d'Europa e ha anche vinto il triplete. Sarebbe bellissimo per noi e per i tifosi.
UEFA.com: la squadra di Luis Enrique ha qualche punto debole?
Suárez: il Barça è indubbiamente la squadra più forte del mondo in questo momento. Probabilmente avrà più possesso palla, ma noi cercheremo di stare molto attenti quando avremo il pallone perché i loro contropiede sono letali. In ogni caso, possiamo sempre ispirarci all'ultimo scontro diretto in Liga [ad aprile]. Eravamo sotto di due gol, ma siamo riusciti a pareggiare sfruttando le nostre opportunità. Quella partita può essere un buon punto di riferimento.
UEFA.com: come sarà essere in campo insieme a Lionel Messi, Neymar e Luis Suárez?
Suárez: sono i giocatori più forti del mondo; soprattutto Messi, che fa sempre la differenza. Trovarseli davanti in Supercoppa è tutta un'altra cosa.
UEFA.com: parlaci del tuo allenatore, Unai Emery. Quali sono i segreti del suo successo?
Suárez: è uno dei migliori allenatori in circolazione e tira fuori il meglio da ognuno di noi. Valuta attentamente tutti i giocatori e fa partire titolari solo quelli più in forma. Gioco con lui da un anno e sono molto contento. Ti parla sempre: sia nei momenti buoni, per non farti distrarre, che in quelli brutti, per risollevarti. Il modo in cui tratta i giocatori è eccezionale.