Simeone prepara l'assalto al Chelsea
sabato 25 agosto 2012
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Il tecnico argentino parla del suo amore per l'Atlético Madrid, della costante precarietà del ruolo di allenatore e della sfida in Supercoppa UEFA in programma venerdì contro i Blues campioni d'Europa in carica.
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In un'intervista esclusiva a UEFA.com, Diego Simeone parla del suo amore per il Club Atlético de Madrid, della costante precarietà del ruolo di allenatore, dello stile della sua squadra e della sfida in Supercoppa UEFA in programma venerdì contro il Chelsea FC.
UEFA.com: come vi state preparando per la Supercoppa UEFA a Montecarlo?
Diego Simeone: stiamo lavorando in un certo modo. Sappiamo che la Supercoppa è impegnativa e prestigiosa, ma cerchiamo di concentrarci su ogni singola partita e di dare importanza al campionato, che ci preparerà per la Supercoppa nel miglior modo possibile. Sappiamo quanto sia importante. Dopo aver vinto l’Europa League, ora affrontiamo i vincitori della Champions League. Il posto è molto bello, quindi spero che sia un’esperienza piacevole.
UEFA.com: la partita vi permette di dimostrare il vostro valore contro una delle squadre più forti in Europa...
Simeone: non abbiamo niente da dimostrare. È una gara tra due squadre che hanno vinto due coppe diverse, e noi siamo molto orgogliosi della nostra. Forse la gente pensa che il Chelsea sia superiore perché ha vinto la Champions League, ma in una partita secca tutto diventa più difficile.
UEFA.com: com'è stata la finale di UEFA Europa League a Bucarest?
Simeone: è stata una partita perfetta e tutto è andato come avevamo previsto. L'Athletic Club era un avversario difficile, ma siamo riusciti a giocare nel miglior modo possibile.
UEFA.com: lei è una leggenda per i tifosi dell'Atlético. Che cosa significa questa squadra per lei?
Simeone: è gioia pura. Ero felice di trovarmi in finale con l’Atlético de Madrid. Perché? Perché so cosa pensano tutti quelli che lavorano per questo club e so anche come si sentono i giocatori. Questa squadra deve essere vincente, per conquistare sempre più tifosi giorno dopo giorno. L’unico modo per riuscirci è prepararsi, lavorare e avere un po’ di fortuna, affinché tutto vada bene in una partita importante come quella che stiamo per affrontare.
UEFA.com: quali sono le differenze tra giocare nell'Atlético e allenarlo?
Simeone: preferivo giocare, perché da giocatore avevo un contratto per diversi anni. Sapevo che, anche se l'allenatore se ne fosse andato, sarei rimasto in squadra. Ora, invece, so che se sbaglio sono fuori.
UEFA.com: che cos'è cambiato durante l'estate?
Simeone: abbiamo perso Diego, che con la sua visione di gioco e il suo stile era spesso decisivo, ma se guardiamo bene la squadra ci accorgiamo che è più competitiva. Ci mancherà un giocatore di qualità come Diego, ma ce ne sono tanti altri.
UEFA.com: lei ha vinto la Supercoppa con l'S.S. Lazio nel 1999. Che cosa significa questa competizione per lei?
Simeone: è meravigliosa. Venire qui da allenatore dopo aver battuto l'invincibile Manchester United è molto bello. La partita del 2010 tra Atlético e Inter l'ho vista da tifoso. Oggi la vivo da allenatore e sono contento. Sono belle parole, ma ciò che conta è vincere.
UEFA.com: che cosa pensa del Chelsea?
Simeone: è una squadra molto competitiva, con un allenatore serio che le ha dato una struttura molto solida. Tutti i giocatori sono in grado di difendere e questa qualità le ha permesso di vincere la Champions League. È una squadra paziente e non si affretta mai perché sa di avere grandi campioni. È cresciuta ancora acquistando nuovi giocatori, ma noi useremo le nostre qualità per cercare di vincere.
UEFA.com: dicono che alcune squadre spagnole cerchino di imitare l'FC Barcelona. Pensa che dovrebbero giocare tutte così?
Simeone: No, perché ogni squadra deve essere unica. Non è facile dire a un argentino appena arrivato: "Preparati, mettiti lì" e pensare che un mese dopo si sia già integrato. No. Ogni giocatore ha la sua identità. Un uruguaiano è diverso da uno spagnolo. Un portoghese potrebbe sembrare simile a uno spagnolo, ma non è uguale, e così via.
Le diverse qualità dei giocatori offrono varie possibilità e l'allenatore deve scegliere le caratteristiche più utili. Non è giusto analizzare la squadra cercando caratteristiche viste in altre squadre. L'allenatore deve valutare quelle della sua squadra e sfruttarle al meglio.
UEFA.com: la scorsa stagione, lei ha preso in mano una squadra già pronta e ne ha migliorato i risultati. Quest'anno c'è più pressione, vero?
Simeone: la responsabilità era abbastanza grande l'anno scorso. La squadra ha attraversato un periodo difficile e ha perso tante partite, quindi le cose dovevano cambiare. Oggi la responsabilità è solo nostra: abbiamo lavorato molto e speriamo di diventare ancora più competitivi.