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Fàbregas continua la corsa all'oro

Gli sono bastate meno di 48 ore per sollevare il suo primo trofeo al Barcellona. Adesso l'ex centrocampista dell'Arsenal ne mette un altro nel mirino: la Supercoppa UEFA.

Cesc Fàbregas in conferenza stampa al Grimaldi Forum, Montecarlo
Cesc Fàbregas in conferenza stampa al Grimaldi Forum, Montecarlo ©Getty Images

Cesc Fàbregas non ha avuto bisogno di grosse presentazioni al suo rientro all'FC Barcelona dopo la lunga parentesi all'Arsenal FC, ma questo non gli impedisce di vivere con trepidazione la sua prima trasferta importante con la squadra.

Sono passate meno di due settimane dal tanto sospirato rientro del centrocampista della Spagna al Camp Nou per 35 milioni di euro. Gli sono bastate meno di 48 ore per sollevare il suo primo trofeo, partendo dalla panchina nel ritorno della Supercoppa spagnola vinta dal Barcellona contro il Real Madrid CF. Tra lui e la Supercoppa UEFA in palio venerdì a Montecarlo vi è soltanto l'FC Porto. Non male come inizio per un giocatore che non aveva vinto nulla nei suoi ultimi anni a Londra.

"Sono venuto al Barça per migliorare, competere e ovviamente vincere titoli – ha dichiarato alla vigilia della partita -. E' merito dei risultati della squadra dello scorso anno se ho la possibilità di vincere subito qualcosa. Anzi, faccio i complimenti ai compagni di squadra per la splendida stagione passata.

"L'auspicio è quello di continuare a vincere. Siamo in buone condizioni fisiche e con questa squadra fai il massimo e lotti fino alla fine. E' importante avere fiducia reciproca, ma in questa squadra ho notato che c'è anche grande umiltà”.

Una modestia che raramente ha portato titoli agli avversari e che ha aiutato Fàbregas ad integrarsi immediatamente. Naturalmente, i sei anni trascorsi nel vivaio della squadra, La Masia, non l'hanno fatto sentire un estraneo del club.

“Conoscevo il 90% dei calciatori e questo mi ha agevolato molto. E' un piacere far parte di questo grande club e squadra. [Contro il Real Madrid] ho ricevuto continue indicazioni dai compagni sui movimenti da fare. Mi sono sentito subito comodo, a mio agio”.

E' quasi come se Fàbregas non fosse mai partito, anche se l'affetto per l'Arsenal l'ha tradito quando ha commentato la propria soddisfazione per “la nostra qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League”. Ma gli è bastata una domanda sulle qualità del Porto per tuffarsi nella nuova realtà.

"Ha uno stile di gioco simile al nostro: anche a loro piace tenere la palla. La scorsa stagione contro il Villarreal [in semifinale di UEFA Europa League], una delle migliori squadre spagnole, ha segnato sette gol. Sanno farti molto male se commetti un errore”. Ma il Barcellona di errori ne commette molto pochi.