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Supercoppa 1975: il Bayern si inchina a Blokhin

Blokhin segna tutti e tre i gol in due partite e sorprende il Bayern nella seconda edizione della Supercoppa UEFA.

Oleh Blokhin
Oleh Blokhin ©Getty Images

Bayern München - Dynamo Kyiv 0-1
(Blokhin 66')

Dynamo Kyiv - Bayern München 2-0
(Blokhin 40' 53')

Dynamo vince 3-0 (tot.)

Nel 1974 la competizione non si è disputata perché il Bayern München, detentore della Coppa dei Campioni del 1974 e il Magdeburg, vincitore della Coppa delle Coppe UEFA, non sono riusciti a trovare una data comune per contendersi il trofeo. La Supercoppa UEFA è quindi tornata protagonista l'anno seguente in seguito al secondo successo consecutivo del Bayern in Coppa dei Campioni.

Il Bayern partiva favoritissimo per la doppia sfida del 1975 contro la Dynamo Kyiv, vincitrice della Coppa delle Coppe UEFA, ma ispirata da Oleh Blokhin, Pallone d'Oro 1975, la squadra ucraina coglie tutti di sorpresa.

Blokhin, la stella della leggendaria formazione di Valeriy Lobanovskiy, propizia la vittoria della Dynamo all'Olympiastadion di Monaco il 9 settembre. L'ucraino scatta a centrocampo, liberandosi della difesa stellare dei tedeschi, e segna l'unico gol della gara al 66'.

Nella sfida di ritorno a Kiev il 6 ottobre Blokhin fa capire a tutti perché era stato eletto giocatore dell'anno in Unione Sovietica per tre stagioni consecutive: oltre 100.000 spettatori lo ammirano superare il portiere del Bayern Sepp Maier al 40' e al 53'. La Dynamo si aggiudica dunque il trofeo con il risultato complessivo di 3-0.

È il più grande successo per la grande Dynamo, che sotto la guida di Lobanovskiy aveva perfezionato uno stile a base di passaggi precisi ancora oggi in auge nello stadio che porta ora il nome dell'illustre ex allenatore della squadra.

Blokhin era nel frattempo diventato un idolo del calcio europeo. Giocava ancora nel 1986, quando la Dynamo ha vinto nuovamente la Coppa delle Coppe e ha disputato anche la sua seconda e ultima Supercoppa il 24 febbraio 1987. In seguito ha lasciato la Dynamo trasferendosi per un paio di stagioni all'estero, prima al Vorwärts Steyr e poi all'Aris Limassol, prima di tornare nel calcio nel ruolo di allenatore.