Tammy Abraham: la mia vita in Italia, Mourinho, Leicester-Roma e l'Europa Conference League
lunedì 25 aprile 2022
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"Preferisci la pioggia inglese o il sole di Roma?": è bastata questa domanda di José Mourinho a portare in Italia Tammy Abraham, che finora non si è pentito della sua scelta.
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Tammy Abraham ha vissuto una prima stagione memorabile alla Roma, superando Vincenzo Montella e Gabriel Batistuta ed eguagliando il record del club stabilito 93 anni fa da Rodolfo Volk: 24 gol alla stagione d'esordio. L'attaccante può ancora superare il primato e concludere il 2021/22 vincendo la UEFA Europa Conference League.
In vista del suo ritorno in Inghilterra per affrontare il Leicester in semifinale, Abraham (24 anni) parla a UEFA.com dei motivi che lo hanno portato a Roma, dell'influenza di José Mourinho, dei tifosi giallorossi e della possibilità di essere capocannoniere solitario della UEFA Europa Conference League.
Vivere a Roma
Adoro questa città! È un'esperienza che non dimenticherò mai e venire qui è stato un sogno che si è avverato: volevo qualcosa di nuovo. Sono cresciuto in Inghilterra, quindi era bello conoscere una cultura diversa. Qui vedo la storia della città e mi godo il cibo, vivo bene ogni minuto.
Sono andato a vedere il Colosseo, ne ho sentito parlare molto da bambino. Ci sono stato un paio di volte e ci passo davanti ogni giorno. Anche con la lingua va bene. Quando sono arrivato non capivo una parola, ma mi sto ambientando, prendo lezioni tutti i giorni e imparo. Se tutto va bene, tra un paio di mesi sarò più sciolto.
I tifosi giallorossi
Prima di arrivare qui, ho parlato con Fikayo Tomori e mi ha detto che i tifosi italiani sono molto calorosi. Una cosa è sentirlo da un tuo amico, un'altra è essere qui e viverlo di persona. Quando sono venuto allo stadio ho solo detto: 'Wow!'. È una sensazione incredibile scendere in campo con i tifosi che gridano il tuo nome e incitano la squadra. Sono straordinari.
Fin dal primo giorno, mi sono innamorato di Roma, della squadra e dei tifosi. Mi hanno fatto sentire in famiglia da subito. Arrivare all'aeroporto e vedere i tifosi che mi aspettavano è stato entusiasmante. Spero di vincere l'Europa Conference League per rinsaldare ancora di più questo legame.
Il contributo di Mourinho
Le sue prime parole sono state: "Preferisci restare in Inghilterra, dove piove sempre, o venire al sole a Roma?" Abbiamo riso, ma poi ha detto: "No, sul serio". L'ho sempre considerato una figura paterna e secondo lui questo è il posto migliore per me in questo momento; posso lasciare un segno nel calcio italiano e farmi conoscere in tutto il mondo, non solo in Inghilterra. Per me era abbastanza.
Lui sa quando ci sono con la testa e quando dormo un po'. Sa guidare davvero la squadra e ispirarla a volere di più. È una boccata d'aria fresca. Quando dobbiamo svegliarci, lui c'è. Quando giochiamo bene, ce lo dice ma vuole ancora di più. Un giocatore non potrebbe chiedere di meglio.
Essere capocannoniere a pari merito in Europa Conference League
Come "a pari merito"? Pensavo di essere da solo! È una competizione nuova e importante, e molte squadre cercheranno di giocarla in futuro. Per me, segnare ed essere capocannoniere è un onore. Avrei dovuto segnare di più, ma è stata una bella avventura. C'è stato quello scivolone contro il Bodø/Glimt, ma non ci siamo lasciati distrarre. Siamo tornati più affamati di prima e abbiamo vinto la più importante delle quattro partite.
I capocannoniere dell'Europa Conference League
8: Cyriel Dessers (Feyenoord)
8: Tammy Abraham (Roma)
6: Yira Sor (Slavia Praha)
6: Ola Solbakken (Bodø/Glimt)
Affrontare il Leicester City
Stiamo andando forte, siamo convinti e in fiducia. Loro giocano un po' come noi, sfruttando il contropiede. Hanno giocatori molto veloci a cui piace correre, ma anche buoni centrocampisti. Dobbiamo prepararci con fiducia, perché se siamo in giornata possiamo battere chiunque. Si tratta solo di credere in noi stessi.
Tornerò in Inghilterra e questa partita mi permetterà di dimostrare cosa ho imparato in Italia. Sono emozionato, credo che verrà a vedermi tutta la famiglia.