Depay su Olanda-Repubblica Ceca e i grandi obiettivi per EURO 2020
venerdì 25 giugno 2021
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Intervistato da EURO2020.com, l'attaccante olandese, ha ricordato come la squadra ceca sia un avversario storicamente molto complicato per gli Oranje.
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Memphis Depay è senza ombra di dubbio uno dei giocatori più rappresentativi della sua nazionale. In questo EURO è stato decisivo nelle vittorie contro Austria e Macedonia del Nord, siglando in entrambe le occasioni una rete, e portando la sua squadra al primo posto nel Gruppo C.
Il 27enne attaccante olandese ha parlato a EURO2020.com di diversi argomenti: dal suo ruolo dentro e fuori dal campo, al recupero dall'infortunio al legamento crociato del ginocchio, fino alle possibilità degli Oranje di arrivare fino in fondo a questa competizione.
Qual'è stato il momento più importante durante la fase a gironi?
Credo la partita inaugurale contro l'Ucraina ed il suo emozionante epilogo. Sono stati i nostri primi tre punti nel girone arrivati, inoltre, davanti al nostro pubblico. C'era un'atmosfera incredibile allo stadio e quella vittoria ci ha dato molte certezze per proseguire al meglio il torneo.
Com'è il tuo ruolo all'interno del gruppo?
Cerco sempre di mettere la mie qualità al servizio della squadra. Un attaccante ha il principale obiettivo di creare occasioni e fare gol. Se inizi a farlo con regolarità diventi un giocatore importante per il gruppo. La cosa fondamentale è farsi trovare sempre pronti, indipendentemente dal minutaggio.
Aiuti spesso i tuoi compagni di squadra più giovani?
Credo proprio di si. Ho un ottimo rapporto con tutti, dai giovani ai più esperti. In allenamento mi schiero nelle partitelle quasi sempre con i primi perché ho compiuto 27 anni da poco e cerco di dare loro i consigli giusti. Penso a Ryan Gravenberch, Jurriën Timber e Cody Gakpo, ovvero la nostra nuova generazione.
A quell'età giocavo la Coppa del Mondo nel 2014 e so come si possono sentire in questo momento. Il fatto di socializzare con loro anche fuori dal campo li può aiutare molto a stemperare la pressione intorno a noi.
Quali sono ora le tue sensazioni dopo l'infortunio al ginocchio?
Prima di tutto ti rendi conto che la tua salute è la cosa più importante. C'era molta delusione inizialmente perchè non potevo giocare ed essere utile per la squadra. Però è stata comunque un'esperienza importante per me. Impari a conoscere meglio il tuo corpo e curi di più i dettagli per poter fare la differenza in campo.
Tu e Georginio Wijnaldum avete segnato 53 gol con l'Oranje. Qual'è il segreto?
Gini ha una grande capacità di inserimento da sempre. Legge al meglio le situazioni e riesce ad essere spesso decisivo. E' un giocatore molto importante per noi. Siamo stati compagni di squadra ai tempi del PSV Eindhoven e so perfettamente le sue qualità.
Qual'è il tuo pensiero sulla Repubblica Ceca?
E' una squadra molto tosta. Ogni volta che la affrontiamo è sempre una partita molto difficile. Credo che il 2005 sia stata l'ultima volta che l'ho incontrata e anche in quell'occasione fu molto complicata come partita. Dovremo dare il 100% se vogliamo passare il turno.
Pensi che questo potrebbe essere il vostro anno?
È logico che la gente lo pensi quando i tuoi risultati arrivano. Ma continuo a pensare che dobbiamo guardare una partita alla volta. Certo, abbiamo grandi obiettivi e vogliamo sognare, ma è importante stare con i piedi per terra come stiamo facendo finora.