Paulo Sousa e le ambizioni della Polonia
mercoledì, 9 giugno 2021
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"Dobbiamo credere di poter vincere questo torneo", afferma il tecnico portoghese della Polonia.
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Paulo Sousa è stato nominato Ct della Polonia nel gennaio 2021 dopo l'addio di Jerzy Brzęczek. Vincitore della UEFA Champions League con Juventus e Borussia Dortmund da giocatore, ora Sousa si appresta a vivere una nuova entusiasmante avventura con la Polonia.
Un inizio incoraggiante con tre pareggi e una vittoria in cinque partite alla guida di questa nazionale per il portoghese, che ora proverà a qualificarsi nel Gruppo E. Il Ct ha parlato a UEFA.com dell'importanza della gara d'esordio, delle strategie di gioco e della gestione di un fuoriclasse come Robert Lewandowski.
Sul primo torneo importante da allenatore...
Guardo sempre le cose in modo positivo. Credo in tutto quello che facciamo con assoluta convinzione. Vedo che i giocatori sono molti ricettivi ma c'è tanta strada da percorrere per diventare veramente forti. Abbiamo qualità ma dovremo essere molto più organizzati e più aggressivi, oltre ad essere ambiziosi.
Abbiamo fatto già molti passi avanti su questo. A volte non abbiamo ottenuto il risultato sperato in partite dove meritavamo di più, ma ciò ci ha reso molto più concentrati per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Per questo sono molto fiducioso.
Sull'importanza della prima partita...
Non è una partita cruciale e l'ultima nazionale che ha trionfato a EURO lo dimostra, ma è sicuramente fondamentale per noi su tanti aspetti avendo iniziato questo percorso pochi mesi fa e sviluppando una nuova filosofia, nuove idee e un nuovo metodo di allenamento.
Detto questo credo, quindi, che non sarà facile. Sarà una partita a ritmi alti dove servirà testa e concentrazione. Non possiamo sbagliare. Dovremo farci trovare pronti. Inoltre, dovremo colpire i punti deboli della Slovacchia, squadra ben organizzata dietro e che fa della transizione veloce un suo punto di forza senza passare molto dalla fase di costruzione. Inoltre sono molto forti sui calci piazzati.
Sul trasmettere la sua filosofia di gioco in così breve tempo...
È davvero difficile perché lavorando nei club hai circa cinque-sei settimane con spesso sei-sette partite in programma prima di iniziare la stagione. Qui non hai quel tempo a disposizione ed hai giocatori che arrivano da filosofie e dinamiche differenti. E c'è bisogno di integrarli velocemente. Dico sempre che i giocatori hanno passaporti di gioco diversi e bisogna crearne rapidamente uno comune.
Sul l'importanza di Lewandowski per i successi della squadra..
È molto importante per noi perché la sua qualità alza notevolmente il nostro livello di gioco. È un ragazzo molto sensibile che vuole sempre esprimersi al meglio. Basta guardare quello che ha vinto finora. Per far questo ci vuole grande disciplina e ambizione, pretendendo sempre il massimo per se stessi.
Tutti noi stiamo lavorando al massimo in quella direzione. Abbiamo una squadra equilibrata, organizzata e aggressiva, con giocatori pronti a supportarlo perchè nei momenti chiave lui ci dovrà far fare la differenza. Lui lo sa bene e sono convinto che la farà.
Aspettative sul torneo
Dobbiamo fare un passo alla volta. Il primo sarà quello di superare la fase a gironi. Non sarà facile vincere tutte le partite ma abbiamo gli strumenti per farlo. Dovremo pensare in grande e credere di poter vincere questo torneo.