L'arte della difesa per Piqué
martedì 26 giugno 2012
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La Spagna molto più di quanto sembra ha bisogno di un baluardo difensivo come Gerard Piqué, che ha detto a UEFA.com come lui e Ramos siano anche "la piattaforma su cui impostare gli attacchi".
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Negli ultimi tre tornei maggiori – UEFA EURO 2008 e 2012 oltre alla Coppa del Mondo 2010 FIFA – la Spagna ha subito appena sei gol in 17 gare. Non è un caso che in tutte e tre gli eventi al centro della difesa c'era Gerard Piqué – nel torneo attuale con al fianco Sergio Ramos del Real Madrid CF, tra l'altro con ai lati due debuttanti a questi livelli come Álvaro Arbeloa e Jordi Alba.
Rivali nel Clasico spagnolo con i rispettivi club, i due giocatori non hanno giocato molto insieme prima di Polonia e Ucraina, e Piqué racconta a UEFA.com i loro progressi e di come col compagno di reparto in nazionale abbia parlato dei trucchi per fermare Cristiano Ronaldo, a sua volta compagno di Ramos nel Madrid.
"Prima del torneo io e Sergio abbiamo parlato a lungo su come migliorare la nostra intesa", ha detto. "E gara dopo gara le cose hanno cominciato ad andare meglio per noi, e il fatto che l'unica occasione da gol per la Francia sia arrivata su calcio piazzato la dice lunga sul progresso che abbiamo fatto e che ormai siamo una piattaforma sicura per il resto della squadra, in modo che gli altri possano staccarsi senza paura e attaccare con la giusta fiducia".
Riguardo Ronaldo, finora devastante con tre reti segnate nel torneo e in grande crescita, la questione è ovviamente come fermarlo, e Piqué ha una sua opinione in materia.
"Il momento in cui devi essere più concentrato su Ronaldo è quando ha la palla", spieiga il 25enne tre volte vincitore della UEFA Champions League. "È quello il momento più pericoloso perché se la tua squadra ha perso il pallone e lui comincia a correre senza che tu capisca dove stia andando allora non lo si può fermare.
"Ma va detto che non lo si ferma da soli, e non può essere una sfida solo tra me e lui. È tutta la difesa che deve pensarci, e fare in modo di imbrigliarlo e di concedergli meno spazio possibile e il minor tempo di pensiero in assoluto, perché se ciò accade sei morto. La cosa fondamentale è stargli attaccato sempre e soprattutto, impedirgli di girarsi perché se ci riesce e comincia la sua corsa allora fermarlo diventa una vera impresa".
Sembra proprio che Ramos e Piqué vivranno una serata molto intensa domani.