Baroš pensa positivo in ottica Grecia
lunedì 11 giugno 2012
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Ai microfoni di UEFA.com Milan Baroš ha svelato come la Repubblica Ceca intenda ripartire dopo la sconfitta contro la Grecia e descritto le sensazioni che si provano a giocare a UEFA EURO 2012.
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Milan Baroš ha ricevuto la sua consacrazione internazionale a UEFA EURO 2004, torneo nel quale si è laureato addirittura capocannoniere. A 8 anni di distanza è ancora una presenza fissa nella nazionale della Repubblica Ceca. L’attaccante è certo che la squadra di Michal Bílek, nonostante la sconfitta nella gara d’esordio del Gruppo A contro la Russia, abbia ancora le carte in regola per giungere ai quarti di finale.
Sulla sconfitta contro la Russia
Nel pomeriggio [di sabato] abbiamo analizzato la gara contro la Russia e poi abbiamo iniziato a concentrarci su quella contro la Grecia, dove cercheremo di evitare gli stessi errori. I russi ci hanno colpito in contropiede, che è l’arma che intendevamo utilizzare contro di loro. Dopo 25 minuti eravamo già sotto di due reti, siamo comunque rientrati in partita e nel secondo tempo ci siamo dovuti sbilanciare, abbiamo concesso troppi spazi e ci hanno punito con altri due gol. Ci servirà da lezione, contro la Grecia dovremo attendere il momento proprizio e non aprirci troppo.
Su come reagire alla sconfitta
È inutile preoccuparsi troppo o autocriticarci in maniera severa. Il risultato è molto duro da digerire, ma nulla è ancora perso. Abbiamo due partite e il nostro destino è nelle nostre mani. Dobbiamo concentrarci sulla gara di martedì, contro la Grecia non sarà facile. Sono quasi riusciti a ribaltare il risultato della gara contro la Polonia in inferiorità numerica, hanno vinto il loro girone di qualificazione e storicamente sono per noi un avversario molto ostico. Dobbiamo dimenticare tutto questo e scendere in campo per vincere.
Su come preparare la gara contro la Grecia
Non dobbiamo per forza vincere, dopo ci rimane un’altra partita. La Grecia ha pareggiato alla prima giornata, giocheranno all’ultima contro la Russia e quindi ci potremmo qualificare anche con quattro punti. Sarebbe comunque importante vincere, ci consentirebbe di affrontare con più tranquillità l’ultima gara. Se non dovessimo riuscirci, a quel punto saremmo con le spalle al muro. La tattica giusta la sceglierà il tecnico. È una persona intelligente, lavora con noi da due anni e mezzo e ci conosce bene. Sono certo che farà le scelte giuste.
Sull’accoglienza a Wroclaw
I tifosi polacchi finora sono stati fantastici, ci hanno accolto alla grande e credo che tiferanno per noi nelle prime due gare. Alla terza supporteranno probabilmente la Polonia, ma siamo tutti riconoscenti per la loro gentilezza e il loro entusiasmo. In molti hanno seguito l’allenamento dopo la batosta contro la Russia, facendoci sentire il loro calore. Sono stati davvero d’aiuto e colgo l’occasione per ringraziarli tutti a nome della squadra.
Sulle sensazioni che si provano a giocare in uno stadio strapieno
Chi scende in campo è completamente immerso nella partita e non si rende sempre conto di quello che gli succede attorno. Vincere una gara o segnare una rete è qualcosa di meraviglioso. Ogni ragazzo sogna di giocare in un Campionato Europero o in una Coppa del Mondo. Quando si perde, ci si sente ovviamente tristi, ma il fatto che vi sia subito un’altra partita da giocare rende tutto più sopportabile, ci si dimentica della sconfitta e ci si concentra sull’impegno seguente.