Prandelli vuole "qualità e profondità"
mercoledì 13 giugno 2012
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In vista della seconda gara dell’Italia contro la Croazia nel gruppo C, il Ct azzurro ha chiesto ai giocatori un salto qualitativo, mentre il collega croato Slaven Bilić assicura che i suoi "non giocheranno per il pareggio".
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Benché l’Italia sia reduce dal buon pareggio 1-1 contro i campioni in carica della Spagna ottenuto nella prima gara del Gruppo C di UEFA EURO 2012, la sfida contro l’ostica Croazia va presa con le pinze per il Ct italiano Cesare Prandelli, che ha chiesto una manovra più verticale ai suoi: "La Croazia è un’ottima squadra, organizzata, che cerca sempre la manovra, fisica e intensa. Ci servirà più profondità".
Il termine profondità sta diventando quasi un mantra per il timoniere azzurro, che l’aveva già usata varie volte nell’analisi della gara con la Spagna: "Il calcio è una questione di tempi e noi, in questo momento, dobbiamo cercare ancora di più la profondità", ribadisce Prandelli nella conferenza stampa della vigilia, spiegando di avere "solo un dubbio di formazione [la scelta fra Mario Balotelli e Antonio Di Natale in attacco].
Conscio della delicatezza della sfida e del valore dell’avversario, il tecnico 54enne – ancora imbattuto in gare non amichevoli con la nazionale – non conferma se affronterà anche la Croazia schierando la difesa a tre, ma quasi certamente non stravolgerà la squadra che ha ben impressionato contro i detentori del trofeo: "Abbiamo provato un paio di situazioni, Daniele [De Rossi] è un valore aggiunto per un certo tipo di gioco. Non rivelo come giocheremo, confermo solo che c’è disponibilità e convinzione da parte di tutti i ragazzi, abbiamo preparato bene questa partita".
Stante il grande equilibrio tra le due squadre, è ben chiaro a Prandelli che la sfida verrà decisa solo dai dettagli: "Abbiamo visto un video della Croazia e ci siamo detti che troveremo più difficoltà per come sanno stare in campo e per come sanno dare ritmo alla gara, non tanto sul piano del possesso quanto su quello dell’intensità. Doremo leggere bene la partita, abbiamo le qualità per vincere, bisogna tirarle fuori senza timore".
Ringraziando ancora il bomber dell'Udinese Calcio per il gol segnato partendo dalla panchina contro la Spagna, il Ct azzurro assicura che tutto il gruppo è importante se si vuole andare lontano: "Confermo che in ogni gara faremo tre cambi: chiunque quando entra può fare la differenza, complimenti ancora a Totò [Di Natale] che appena subentrato è stato subito determinante".
"L’arma vincente per domani? L’attenzione. Sarà una gara difficile, dovremo saperla interpretare bene per tutti i 90 minuti, ma sempre con la serenità giusta, siamo un ottimo gruppo".
La Croazia, da parte sua arriva, alla sfida contro l'Italia forte del primato nel gruppo C dopo la vittoria per 3-1 contro l’Irlanda, e ha anche la cabala dalla propria parte, visto che non è mai stata sconfitta dall'Italia. Per il Ct Slaven Bilić, tuttavia, il passato non cota: "La tradizione è positiva contro di loro, ma non vuol dire molto. La partita di domani è diversa, il passato è il passato, abbiamo grande fiducia nei nostri mezzi".
Il fatto di avere tre punti in classifica non implica che i croati giocheranno per un pari: "L’Italia è forte e imprevedibile, non si può scendere in campo per il pareggio contro di loro, dobbiamo giocare come sappiamo, accorti e compatti aspettando l’occasione giusta. Contro l’Irlanda abbiamo cominciato bene, credo che faremo una grande partita", ha aggiunto il tecnico croato, che dovrebbe confermare la stessa formazione dell’esordio.
Chiusura sul duello più interessante dell'incontro, quello tra Luka Modrić e Andrea Pirlo, fari dei rispettivi centrocampi: "Modrić e Pirlo sono due ottimi creativi, hanno grande importanza perché fanno girare la squadra. Dobbiamo mettere pressione addosso ad Andrea anche se credo che il duello lo vincerà Luka, che per me è migliore di lui".