Trapattoni tenta la sorpresa
mercoledì 13 giugno 2012
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Il Ct della Repubblica d'Irlanda affronta la dura prova di giovedì contro la Spagna ma sa che una delle qualità della sua squadra è la capacità di risollevarsi dalle situazioni difficili.
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Giovanni Trapattoni è uno dei personaggi più realisti e pragmatici del calcio, ma se a 73 ha ancora una grande passione è perché sa che nessuna partita si vince o si perde in anticipo.
Battuto 3-1 dalla Croazia nella prima gara del Gruppo C, il Trap si prepara alla prova di giovedì contro la Spagna a Danzica. Pur lamentando una certa inflessibilità tattica dei suoi, il tecnico spiega a UEFA.com che una delle qualità dell'Irlanda è la capacità di risollevarsi dalle situazioni difficili.
UEFA.com: l'ultima volta che l'Irlanda ha subito tre gol in una gara ufficiale è stato contro la Russia, quasi due anni fa. Come avete reagito alla sconfitta di domenica?
Giovanni Trapattoni: senza dubbio il primo gol è stato uno shock, ma devo dire che i ragazzi hanno reagito bene e hanno anche pareggiato. La sorpresa iniziale, però, ci ha portato a commettere un altro errore e ci ha condannato. Eravamo molto amareggiati, ma poi abbiamo analizzato i motivi. Oggi ho visto che tutti si sono ripresi; ho chiesto alla squadra di dimenticare la sconfitta e di concentrarsi su quello che abbiamo costruito nelle ultime 14 partite, mai perse contro le grandi.
UEFA.com: cosa pensa del cambio di modulo dell'Italia contro la Spagna?
Trapattoni: l'Italia ha il suo campionato e i giocatori della nazionale conoscono diversi moduli. Non hanno problemi, al contrario di noi. Tre o quattro miei giocatori sono in Premier League, altri in seconda divisione inglese, mentre altri non sono neanche in prima squadra. Per noi cambiare modulo è un po' più difficile, mentre l'Italia era più facilitata.
UEFA.com: in una recente amichevole, l'Inghilterra ha battuto la Spagna a Wembley. Che cosa ha imparato da quella partita e come può adattarsi l'Irlanda per fare risultato giovedì?
Trapattoni: le amichevoli non si possono analizzare seriamente; dobbiamo guardare la Spagna adesso, per esempio contro l'Italia. Le amichevoli servono solo per sperimentare e, psicologicamente parlando, sono inferiori alle partite dell'Europeo. Conosciamo i giocatori e saranno loro a decidere il risultato della partita.
UEFA.com: una delle qualità più interessanti dell'Irlanda è la capacità di rimontare, come si è visto contro la Francia e la Russia. Quanto spera in una buona prestazione giovedì?
Trapattoni: abbiamo senz'altro quella caratteristica, è uno dei nostri punti di forza. L'ho anche detto alla squadra ieri e stamattina: dobbiamo essere fiduciosi. Nel calcio, la sconfitta esiste: ho fatto l'esempio del Bayern, che nonostante abbia dominato contro il Chelsea ha subito il pareggio su un solo calcio d'angolo.
Abbiamo giocatori giovani, ma altri sono esperti, quindi ho chiesto a tutti di avere fiducia nelle loro qualità e di pensare a come siamo arrivati fin qui. Sono sicuro che la squadra recupererà bene e velocemente dalla sconfitta e che non commetterà più errori banali.
UEFA.com: quindi non è disposto a cambiare tattica?
Trapattoni: Spagna e in Italia giocano con più possesso palla. Possono farla viaggiare a lungo senza che gli avversari la tocchino. La Spagna è come il Barcellona in campionato. Alcuni dei nostri giocano in Inghilterra, ma solo nelle squadre B. Possiamo cambiare, e in questa situazione forse converrebbe, ma non siamo abbastanza tecnici per farlo.
In 20, 30 anni ho cambiato modulo diverse volte. L'ho fatto in Germania, Austria, Portogallo, Italia, nella Juventus e nell'Inter: ho cambiato, ma sono sicuro che in questo momento non possiamo. Non abbiamo giocatori adatti, perché molti sono abituati a un solo stile. Il sistema di gioco non nasce da solo: sono giocatori a farlo.
UEFA.com: le sorprese capitano spesso nel calcio. Prima lei ha citato l'esempio del Bayern in finale di UEFA Champions League: l'Irlanda può sorprendere la Spagna?
Trapattoni: il calcio non è un incontro di boxe, dove vincere o perdere è solo una questione di punti. Nel calcio servono i gol e puoi sempre segnare su un solo calcio d'angolo quando l'altra squadra ne ha battuti 17. 17 calci d'angolo e più possesso palla: il Bayern ha dominato, ma a vincere è stato il Chelsea.