La Spagna vuole disinnescare Ronaldo
martedì 26 giugno 2012
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Vicente del Bosque spera di "disinnescare" l'esplosivo attaccante Cristiano Ronaldo, mentre il Portogallo sogna un'altra finale.
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Vicente del Bosque è consapevole che se la Spagna vuole confermarsi sul tetto d'Europa, prima di tutto deve rendere innocuo Cristiano Ronaldo mercoledì sera. "Dobbiamo disinnescarlo", spiega il C. spagnolo inventandosi una metafora appropriata. "È ovvio che sia al centro dei nostri pensieri: è un giocatore eccezionale in una grande squadra".
A disinnescarlo Del Bosque c'è già riuscito una volta, in Sudafrica nel 2010, quando la Spagna sconfisse i cugini iberici negli ottavi di finale. "Sapevamo bene come giocare contro di lui, come fermarlo, e cercheremo di fare lo stesso domani. Ma non vogliamo fissarci troppo sul passato", riferendosi anche all'amichevole persa per 4-0 a Lisbona pochi mesi dopo.
L'allenatore sessantunenne dà poco peso alle statistiche, che dicono che la Spagna non ha mai perso nessuna delle quattro semifinali importanti disputate. Del Bosque preferisce concentrarsi sulla filosofia di gioco della squadra: "Rimarremo noi stessi. E' ovvio che si dovrà fare attenzione a certi dettagli, ma è importante che noi facciamo la nostra partita, sviluppando le nostre idee".
Il Ct del Portogallo Paulo Bento parla in toni simili. Ammette che sarebbe ben felice di schierare lo stesso undici titolare che ha utilizzato nelle ultime sette partite ufficiali di fila, ma è impossibilitato a farlo a causa dell'infortunio alla coscia di Hélder Postiga. Sarà quindi Hugo Almeida a guidare in attacco la Selecção das Quinas in cerca della prima vittoria di sempre sulla Spagna fuori dal territorio portoghese.
"Abbiamo ambizione e coraggio", spiega Bento. "Sappiamo quello che dobbiamo fare. Dobbiamo mettere pressione ai nostri avversari e il nostro obiettivo è non difendere tutto il tempo. No, non ci chiuderemo in difesa contro i campioni in carica. Credo che loro sappiano che noi possiamo creargli dei problemi".
Di problemi ai cugini i portoghesi ne causarono di certo nel 2004, quando eliminarono la Spagna nella fase a gironi degli Europei, in quella che ad oggi è la più recente sconfitta continentale degli spagnoli. La campagna del Portogallo in quel torneo finì con il raggiungimento della finale, per quanto persa contro la Grecia, e Bento vuole adesso portare la squadra a un'altra finale.
"Non ci può essere opportunità più bella di quella che ci aspetta domani", conclude l'allenatore. "Potremmo raggiungere la seconda finale della nostra storia, ed è una cosa che abbiamo ben chiara nella mente. Siamo consapevoli della nostra responsabilità verso il popolo portoghese: dobbiamo andare avanti in questo torneo".