Schweinsteiger: "Riscriviamo la storia"
mercoledì 27 giugno 2012
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Bastian Schweinsteiger sciogliendo tutti i dubbi sulla sua condizione fisica suona anche la carica. “È ora di battere l’Italia”, dice il 28enne.
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Ha l’aria convinta e lo sguardo tagliente dei giorni migliori il centrocampista dell’FC Bayern München, pienamente recuperato dopo l’allarme sulle condizioni della caviglia nei giorni scorsi: “Sto benissimo, sono al 100% e non vedo l’ora di giocare domani - dice nella conferenza stampa nella vigilia -. Domani dobbiamo essere concentrati e aggressivi, vogliamo vincere a tutti i costi”.
“I quattro centrocampisti dell’italia li conosciamo bene, sono fortissimi tecnicamente e giocano in maniera molto simile tra loro, non vanno tanto sulle fasce e sanno assistere bene le punte: dobbiamo pressarli, sappiamo come giocano e siamo preparati ad affrontarli”.
Tra i rivali, che stima tutti, ce n’è uno in particolare per cui il 28enne giocatore spende parole non normali: “Sono tutti grandi giocatori quelli italiani ma io personalmente stimo molto Pirlo, anche se ha ormai 33 anni: quello che ha fatto in questi Europei è uno spettacolo unico, dovremo riuscire ad arginarlo in qualche maniera”.
Il giocatore della Juventus, leader assoluto degli Azzurri, in un’intervista nei giorni scorsi aveva detto che la Germania “teme l’Italia”, ma Schweinsteiger non è molto d’accordo: “Li rispettiamo, l’Italia ha vinto in passato ed è migliorata molto in tutti i sensi, non credevo che disputassero un torneo così eccellente, ma credo che ora sia il momento di ribaltare questa cattiva tradizione nei loro confronti. Non li temiamo, ho sensazioni positive, sarà una bella gara, anche per me sarà importante per provare ulteriormente il mio valore”.
Schweinsteiger conta molto sull’apporto dei compagni per vincere questa sfida e, da quello che dice, i rigori finali non li contempla troppo: “Ai penalty ci siamo allenati poco, solo un po’ alla fine dell’allenamento di ieri. Ripeto per battere l’Italia dobbiamo giocare come una squadra ma sono tranquillo perché anche a centrocampo siamo tutti forti, a cominciare da Sami Khedira, che grazie al Real è diventato anche più completo di prima: lui è fondamentale per tutta la squadra, apre spazi, segna, è ormai completo”.
Merito della filosofia della nuova Germania: “ Abbiamo la nostra filosofia vincente. Dal 2006 non abbiamo fatto altro che migliorare, siamo un gruppo con un grande spirito e plasmiamo lo spirito dei giovani che arrivano e che imparano dai vecchi. Stiamo costruendo una nuova tradizione”.