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Un mattino sul molo di Danzica

Dopo una notte passata a pensare a UEFA EURO 2012, Roman, pescatore di Danzica, ha dichiarato a UEFA.com: "Il calcio è come il mare, a volte lo sia odia, ma è impossibile vivere senza."

Un mattino sul molo di Danzica
Un mattino sul molo di Danzica ©UEFA.com

La fresca brezza marina che soffia dal Mar Baltico su Danzica spingerà di certo molti tifosi, giunti qui per tifare la loro squadra, a tornare un giorno a visitare questa pittoresca città. Ma anche quando le luci di UEFA EURO 2012 si saranno spente, Roman il pescatore sarà ancora qui a fare il suo lavoro.

Alle sette di mattina, in compagnia di chi non rinuncia a una corsetta mattutina, o di chi ha passato l’intera notte a gozzovigliare nei locali del centro, Roman guarda il mare dalle banchine del porto: il suo turno è finalmente terminato. Poco incline a parlare, alla fine ci racconta cosa significa per lui questo Campionato Europeo UEFA. "È un messaggio per l’Europa intera: dopo diversi anni difficili dal punto di vista politico, ora siamo tornati alla normalità e ci sentiamo parte di un continente unito," ha dichiarato ai microfoni di UEFA.com

La nostra chiacchierata si sposta sul calcio giocato, e Roman si apre definitivamente: "Abbiamo un pallone a bordo di uno dei pescherecci," ci confida entusiasta. "Ma in mare non vi possiamo giocare, troppo pericoloso. Meglio gli scacchi."

"Non succede spesso, ma quando passiamo per la penisola di Hel, a volte attracchiamo e incontriamo i nostri colleghi svedesi," aggiunge poi. "Stamattina erano allegri, nonostante la sconfitta contro l’Ucraina. Abbiamo incontrato anche degli italiani, che sono stati molto gentili. Nessuno parlava la lingua dell’altro, ma ci siamo capiti subito e abbiamo riso molto. È bello che le squadre impegnate a UEFA EURO 2012 abbiano tutte un rapporto speciale con il mare: la Croazia ha l’Adriatico, l’Italia e la Spagna il Mediterraneo, l’Irlanda è addirittura un’isola."

Ma per chi fa il tifo Roman? "Sono un fan del Lechia Gdańsk," risponde scrollando le spalle. "Non gioca sempre molto bene, però la propria squadra la si ama nella buona e nella cattiva sorte. Il calcio è come il mare, a volte lo sia odia, ma è impossibile vivere senza."

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