Proença pronto al massimo
sabato 30 giugno 2012
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"Ho finalmente toccato il vertice della carriera," ha dichiarato l’arbitro portoghese a UEFA.com prima di dirigere la finale di UEFA EURO 2012 allo Stadio Olimpico di Kiev.
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Pedro Proença si appresta a dirigere la sua quarta partita a UEFA EURO 2012, sicuramente la più importante. La finale di Kiev è l’apice di un’ottima stagione per il fischietto portoghese, che ha già arbitrato la finale di UEFA Champions League a Monaco il 19 maggio. In un’intervista a UEFA.com, Proença rivela che l’assegnazione della finale continentale non è soltanto un privilegio e un onore, ma l’apice della sua intera carriera.
UEFA.com: Dirigere la finale di UEFA EURO 2012 deve essere molto speciale, vero?
Proença: Sì, è un grandissimo onore avere questa opportunità. Questo è uno dei migliori momenti della carriera di qualsiasi arbitro, quindi mi sento davvero privilegiato ad essere stato scelto, sia per me che per i miei assistenti. E’ il segno che tutto il nostro lavoro in questo torneo è stato riconosciuto.
UEFA.com: Come ci si sente ad essere scelti sia per la finale di UEFA Champions League che per quella di UEFA EURO 2012?
Proença: Questo significa che ho raggiunto l’apice della mia carriera da arbitro. Ci sono stati diversi fattori che mi hanno permesso di arrivare qui, a questo livello, alla mia età. Mi sento soddisfatto e privilegiato, e domani cercherò di fare onore al mio lavoro.
UEFA.com: Hai già arbitrato diversi di questi giocatori. Questo ti aiuta?
Proença: Fortunatamente ho incontrato diversi di questi giocatori durante gli anni nelle varie competizioni UEFA. Il calcio ha un linguaggio universale, ma il comportamento della gente di origine latina è un po’ diverso, abbiamo un linguaggio del corpo che ci permette di capirci al volo. Capisco il comportamento dei giocatori e loro capiscono il mio. Quindi da questo punto di vista sarà un po' più facile per me.
UEFA.com: Che cosa significa essere portoghese e arbitrare la finale?
Proença: Io e i miei assistenti rappresentiamo la qualità degli arbitri portoghesi. La mia soddisfazione è condivisa da ogni arbitro lusitano: domani io rappresenterò l’intero Portogallo.
UEFA.com: Di che cosa hai bisogno esattamente dai tuoi assistenti?
Proença: L’arbitro è solo il volto della terna: io da solo, senza questi fantastici assistenti al mio fianco, non sarei nulla. Sono loro che mi sostengono e mi danno la fiducia necessaria per prendere le migliori decisioni possibili.
UEFA.com: Che cosa ne pensi del torneo finora?
Proença: E’ stato fantastico. Ci tengo a sottolineare il comportamento di ogni singolo atleta e giocatore: hanno dimostrato tutti un eccezionale fair play, il che mostra il rispetto che nutrono verso i tifosi, gli spettatori, e la gente che li segue in televisione. I giocatori hanno trasmesso unità e rispetto, due valori che tutti meritiamo.