La ricetta di Prandelli
sabato 30 giugno 2012
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In vista della finale di questa sera contro la Spagna, il Ct azzurro ha parlato con UEFA.com raccontando come è riuscito a riportare entusiasmo intorno alla nazionale.
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Dal giorno in cui si è seduto sulla panchina azzurra, Cesare Prandelli ha avuto una sola missione: riconquistare l'amore dei tifosi dopo la deludente Coppa del Mondo FIFA in Sudafrica. Voleva riuscirci facendo giocare una nazionale votata all'attacco e non ha mai nascosto di prendere come esempio la Spagna, proprio la squadra che affronterà nella finale di UEFA EURO 2012. A prescindere dal risultato di Kiev, un obiettivo è già stato centrato. Adesso il Ct azzurro spera di mettere la ciliegina sulla torta, come spiega a UEFA.com.
UEFA.com: Quanto è orgoglioso di aver raggiunto la finale specialmente dopo la grande prestazione contro la Germania?
Cesare Prandelli: Molto oroglioso, perchè partita dopo partita questi ragazzi hanno sempre cercato di giocare un bel calcio, e per un allenatore questo è l'obiettivo principale. Siamo riusciti ad inculcare a questa squadra un bel modo di giocare. Ci siamo allenati bene e da quando abbiamo deciso di puntare su un centrocampo tutto di qualità siamo sempre cresciuti.
UEFA.com: Pensa di aver rivoluzionato in qualche modo questa squadra?
Prandelli: No, non penso sia stata una rivoluzione. Ho analizzato le caratteristiche dei giocatori che avevo a disposizione e ho fatto delle scelte, sono convinto che abbiamo giocatori di grande qualità. Con questi giocatori pensi di dover sempre giocare un bel calcio, anche se a volte non è facile perchè è molto dispendioso. Abbiamo giocatori di grande qualità e possiamo costruire il gioco partendo dal portiere.
UEFA.com: E' stato molto paziente con Antonio Cassano e Mario Balotelli quando non trovavano il gol. Adesso hanno iniziato a segnare e a trovarsi. Che cosa hanno di speciale?
Prandelli: Come per ogni attaccante, quando iniziano a tirare e segnare con continuità guadagno fiducia e prendono maggiori iniziative. Io ho sempre creduto nella loro qualità.
UEFA.com: Avete già affrontato la Spagna nella fase a gironi. Si aspetta una partita molto diversa considerando che il vostro modulo non è più quello?
Prandelli: Sì, sarà diversa. Arrivavamo da un momento particolare. Affrontiamo probabilmente la migliore squadra al mondo, che ha continuità nelle prestazioni, hanno una filosofia di gioco precisa e una grande etica del lavoro. Dovremo avere la voglia di sfidarli a viso aperto, rischiando qualcosa, ma pensando di poter imporre il nostro gioco.
UEFA.com: Questa squadra sembra aver risvegliato l'orgoglio nazionale per il calcio...
Prandelli: E' una grande soddisfazione perchè volevamo riavvicinarci alla gente. Con le prestazioni offerte, la generosità con cui abbiamo giocato, con una squadra che non molla mai, abbiamo riportato entusiasmo intorno a questa squadra.
UEFA.com: Cosa significherebbe per lei, per i giocatori e per la nazionale vincere il primo Europeo dal 1968?
Prandelli: In questo momento non posso pensarci. Devo concentrarmi sul come far avverare quel sogno.