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L’Italia rende onore alla Spagna

Il pesante ko contro i campioni in carica ha impedito agli Azzurri di tornare sul trono d’Europa, ma la squadra di Prandelli non fa drammi e incorona le Furie Rosse. Buffon, Chiellini e Bonucci: "Sono stati superiori".

L’Italia rende onore alla Spagna
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Non c’è stato il lieto fine. L’Italia ha disputato un grande Campionato Europeo UEFA, ma nella finale di Kiev si è dovuta inchinare a una sontuosa Spagna che ha vinto il terzo torneo consecutivo dopo UEFA EURO 2008 e Coppa del Mondo FIFA 2010. A fine gara i giocatori della squadra di Cesare Prandelli non nascondono l’amarezza per il pesante 4-0 subito nella finale dello stadio Olimpico, ma riconoscono la superiorità delle Furie Rosse e rivendicano l’ottimo cammino nel torneo prima della sconfitta di questa sera.

Gianluigi Buffon, portiere Italia
Quella contro la Germania era una semifinale, la finale sarebbe stata stasera…purtroppo non c’è stata partita. Sono stati troppo superiori, il rammarico di aver perso è anche più relativo per questo. Si riesce ad accettare con più serenità d’animo una sconfitta, sono stati più bravi. Secondo me abbiamo fatto un grosso torneo, è stata una bellissima cavalcata. L’auspicio di tutti era vincere, ma in finale si incontra avversarie che male che vada sono del tuo valore…Oggi ne abbiamo incontrata una di valore inestimabile. Ringraziamo i tifosi italiani, che non ci hanno mai abbandonato. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, è stato orgoglioso regalare loro delle emozioni. Mi auguro che ci sia più attenzione per la nazionale: è un patrimonio di tutti, l’unico veicolo che riesce a rianimare e portare un po’ di gioia nei tifosi…

Giorgio Chiellini, difensore Italia
C’è tanta amarezza per come è andata la partita, sicuramente siamo arrivati stanchi e il mio infortunio e quello di Thiago Motta lo dimostrano. Dispiace perché la Spagna ha strameritato di vincere e noi non siamo neanche riusciti a giocarcela come nell’esordio dell’Europeo. D’altra parte credo che nessuno ci possa rimproverare il massimo impegno, è da metà maggio che stiamo lavorando e abbiamo fatto tante belle cose: dobbiamo essere orgogliosi di questo europeo facendolo diventare un punto di partenza di un futuro che deve vederci vincere. Sul primo gol la stanchezza di giovedì, che poi ha portato il mio stiramento in un punto diverso dall’infortunio con l’Irlanda, vuol dire che l’organismo non aveva recuperato bene. Nell’arco dei 90 minuti la spagna ha avuto un passo in più di noi. Era la partita più importante della carriera per molti di noi, ci sono delusione e amarezza: credevamo di poter coronare un sogno che inseguivamo da due anni, ma in campo la Spagna ha meritato la vittoria…

Leonardo Bonucci, difensore Italia
E’ una batosta, perdere la finale ci sta ma perderla così fa male. Se fossimo stati dall’inizio della partita un’altra squadra non avremmo preso quattro gol. Questo è il calcio, ci si è messa anche la sfortuna con due infortuni muscolari che ci hanno tagliato le gambe. A Danzica non eravamo tra i favoriti perché arrivavamo da un periodo un po’ così, con la sconfitta con la Russia, poi abbiamo dimostrato orgoglio e carattere che forse ci è mancato questa sera: probabilmente giocando ogni tre giorni siamo arrivati con le pile scariche…Contro squadre di questo livello non puoi regalare niente, devi essere attaccato all’osso e non mollarlo mai. Nel secondo tempo eravamo entrati con un po’ in più di cattiveria rispetto al primo tempo, purtroppo non abbiamo sfruttato le occasioni avute. Quando giochi certe partite chiunque vorrebbe essere in campo, le scelte le fa il mister…chi ha giocato ha dato il suo consenso. La Spagna è un gradino sopra di noi, dobbiamo lavorare per arrivare ai suoi livelli: ma siamo sulla strada giusta e ci siamo tolti di dosso l’etichetta dei catenacciari.

Riccardo Montolivo, centrocampista Italia
Questa sera prevale la delusione, abbiamo perso una finale 4-0 e le facce sono tristi…Ci dispiace, c’è grande rammarico e grande frustrazione per non essersela giocata fino in fondo. Una volta in dieci è stata dura, la partita praticamente è finita. Loro sicuramente oggi hanno giocato al 100% ed è dura quando la Spagna, con i suoi giocatori, lo fa; noi siamo stati meno brillanti, oltre che sfortunati negli episodi degli infortuni. Ci vorrà un po’ per smaltire una partita di questo tipo, c’è il pensiero di aver sognato una coppa e aver fatto un’avventura di questo tipo. C’è un però…Per me è meglio perdere al 90’ che 4-0 così.

Andrea Barzagli, difensore Italia
La delusione è tanta, sicuramente. Non cancella il nostro bell’Europeo, ma perdere una finale 4-0 non è molto piacevole anche se ormai è andata. Sicuramente grande merito a loro, non si vincono per caso due Europei e un mondiale di seguito. Oggi ci abbiamo messo del nostro, non abbiamo giocato al massimo: niente da dire sulla vittoria della Spagna, è meritata. Cesc Fábregas finto centravanti ci ha dato un po’ fastidio, ma senza guardar quello fin da subito si è visto che eravamo in difficoltà per il loro palleggio: arrivavamo sempre dopo, fisicamente non stavamo benissimo secondo me. Ce la siamo giocata a viso aperto, abbiamo forse azzardato un po’ troppo e lo abbiamo pagato. Abbiamo fatto un ottimo europeo a parte oggi, abbiamo buoni giocatori e una buona mentalità. Non credo poi che giocheremo sempre contro la Spagna.

Daniele De Rossi, centrocampista Italia
Credo che siano più forti, su una decina di volte che giochi contro la Spagna perdi 7/8 volte. Quando vinci o pareggi vuol dire che va tutto bene, a Danzica ad esempio se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Non li ho visti tanto in difficoltà stasera…abbiamo trovato una squadra fortissima, non eravamo al 100% e non puoi far nulla. Eravamo convinti di poter vincere, avevamo dimostrato di potercela giocare. Stasera non c’è stata partita, non gli facevamo mai male…la partita è finita al 60’, non puoi concedere nulla alla Spagna figuriamo un uomo. Ma vanno fatti i complimenti anche all’Italia. Perdere 4-0 non piace a nessuno, loro meritavamo di vincere ma dopo l’infortunio di Thiago Motta non c’è stata più partita. Potevamo evitare di prendere gli ultimi due gol, ma cambiava poco. Siamo arrivati un po’ stremati a questo appuntamento. Io? Prima della partita ero carico, pensavo di star bene.


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