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Un Giovinco DOC per Prandelli

A disposizione ha grandi annate, splendide bollicine e ottimi novelli, ma il Ct sa dove si tiene il vino più buono: "Il Barcellona è la dimostrazione che il fisico non è tutto", ha detto Giovinco.

Sebastian Giovinco (Italia)
Sebastian Giovinco (Italia) ©Getty Images

Un grande vino di annata come Antonio di Natale, le splendide bollicine impazzite di Antonio Cassano e Mario Balotelli o degli ottimi novelli come Mattia Destro e Fabio Borini. Le alternative non mancano a Cesare Prandelli per la cena di gala EURO, ma il Ct azzurro sa benissimo in quali botti c’è il vino migliore...

Dopo aver perso un grande "piccoletto" come Giuseppe Rossi per infortunio, Prandelli sa di poter comunque contare su un Sebastin Giovinco che ha fatto scintille a Parma questa stagione. “Ha parlato di me come seconda punta? – commenta la Formica Atomica -. Giusto, quest'anno ho fatto l'attaccante, anche la punta centrale, e ho fatto 15 gol. A fare il trequartista mi adatto. Quella passata è stata la miglior stagione della mia carriera, e ora non voglio certo fermarmi".

Il 24enne si sente più che pronto per il grande palcoscenico in Polonia e Ucraina: "A dire il vero mi sentivo pronto anche 3-4 anni fa - spiega l’ex giocatore della Juventus -. Pregiudizi sul mio fisico ci sono stati, l'avete visto tutti. Ma in questi due anni a Parma ho cercato di fare bene e continuerò su questa strada. Intanto dei piccoli sassolini dalle scarpe me li sono tolti ".

Pregiudizi che Prandelli ha invece dimostrato di non avere mai avuto: “Il Ct non ha mai guardato solo alla forza fisica, ha costruito una Nazionale senza troppi giocatori fisici. Del resto il Barcellona è la dimostrazione che il fisico non è tutto nel calcio”.

Giovinco si gode anche il fatto di partire a fari spenti “dietro” a più chiacchierati Balotelli e Cassano: “Sui giornali finiscono spesso loro, ma se non si parla di me tutti i giorni va benissimo, io faccio comunque il mio dovere. Un tridente con loro? Difficile perché non l'abbiamo mai provato, ma sarebbe di sicuro affascinante. Comunque vada c’è consapevolezza nei nostri mezzi e soprattutto c'è entusiasmo, ci sono tutte le basi per far bene”.  A Prandelli resta solo il compito di scegliere il vino più adatto per l'occasione.