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Santos tira le orecchie alla Grecia

Il Ct ellenico ha invitato i suoi giocatori a non ripetere nella prossima partita gli errori commessi contro la Polonia, spiegando: "Ho scritto tutto su una lavagna, alla voce 'cose da evitare a tutti i costi'".

Fernando Santos vuole una Grecia più concentrata contro la Repubblica ceca
Fernando Santos vuole una Grecia più concentrata contro la Repubblica ceca ©AFP/Getty Images

Considerato l'inizio molto titubante della Grecia al National Stadium di Varsavia, il punteggio finale, un pareggio per 1-1 contro la Polonia nel gruppo A di UEFA EURO 2012, è stato praticamente un trionfo, ma il Ct Fernando Santos non vuole assolutamente che la squadra si ritrovi nella stessa situazione quando incontrerà la Repubblica Ceca nella prossima partita.

Nel primo tempo, infatti, la squadra è andata sotto di un gol grazie alla rete di Robert Lewandowski, ha perso per infortunio Avraam Papadopoulos -  costretto addirittura al prematuro ritorno ad Atene - e si è vista espellere Sokratis Papastathopoulos per somma di ammonizioni. I greci si sono poi salvati grazie all'opportunismo di Dimitris Salpingidis, e hanno quasi rischiato di andare in vantaggio, su rigore, ma il Ct non vuole false speranze.

"Eravamo preparati a tutto contro la Polonia - spiega Santos discutendo il debole debutto di venerdì -. Parlerò con i giocatori e cercherò di vedere se loro capiscono quello che abbiamo sbagliato, ed il motivo per cui non sono riusciti a giocare come avevamo programmato. Ho scritto tutti i loro errori su una lavagna, sotto la scritta 'Le cose che dobbiamo evitare'".

Con soltanto 21 giocatori disponibili per la prossima partita, e senza i suoi due centrali difensivi soliti, il c.t. portoghese non vorrà assolutamente rivivere la partita d'apertura quando si troverà davanti una Repubblica Ceca carica di voglia di rifarsi dopo la sconfitta per 4-1 contro la Russia. "Dobbiamo essere più freschi a Breslavia. Lavoreremo su alcuni dettagli e guarderemo filmati dei cechi".

Il vice capitano, Kostas Katsouranis, ritiene che la Repubblica Ceca sia una squadra più forte della Polonia, ed è convinto che la Grecia non possa assolutamente permettersi un altro inizio di partita così titubante. "Nei primi venti minuti i nostri rivali hanno avuto la meglio su di noi - spiega -. Hanno preso l'iniziativa, sostenuti dai loro tifosi. A noi è mancata l'organizzazione. Nel calcio non abbiamo i time out, ma quando Sokratis è stato espulso era quasi l'intervallo e pertanto ci siamo ritrovati negli spogliatoi, ci siamo ripresi e il mister ci ha dato qualche consiglio. Nel secondo tempo siamo rientrati in campo più concentrati, abbiamo cambiato le tattiche, c'è stato un miglior passaggio di palla e abbiamo visto il timore negli occhi dei nostri avversari. E' lì che abbiamo capito che avremmo potuto cambiare il corso della partita".
 
Che ci siano riusciti è in effetti un gran risultato, ma il centrocampista Sotiris Ninis sa che c'è da imparare tanto dalla partita. "Non possiamo più perdere così tanto tempo prima di entrare in partita - spiega -. Non abbiamo fatto quello che avevamo programmato. Ma le nostre prestazioni nel secondo tempo dimostrano che meritiamo di giocare in questo torneo."

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