Le alte sfere di Donetsk

Fondata appena nel 1869, Donetsk non è certo una delle città più antiche dell’Ucraina. Le Capitale dei Minatori però ha recuperato il tempo perduto, e ora è una delle più importanti a livello economico: lo si nota anche dalla pomposità della sua architettura e dal numero dei suoi monumenti.

Vi sono statue di politici locali, attori, scrittori, minatori ed eroi della Seconda Guerra Mondiale, addirittura – ma non si capisce bene il perché - anche una dei Beatles. Vi sono inoltre due monumenti che testimoniano l’importanza del calcio nel suo tessuto sociale: si tratta di due palloni giganti.

Il primo è stato costruito nel 1980 e si trova nelle vicinanze del vecchio stadio Shakhtar, all’interno del parco cittadino Scherbakov. Era il luogo di ritrovo dei tifosi prima delle partite casalinghe, e ora è sempre lì, rivestito dai colori di uno sponsor, sempre a due passi dall’entrata, appena fuori la fan zone.

Dopo aver costruito la nuova Donbass Arena, lo Shakhtar ha voluto comunque mantenere la tradizione. Si era pensato di trasferire il vecchio monumento di fronte al nuovo stadio, ma poi si è optato per costruirne uno più moderno: un’enorme sfera di granito appoggiata sopra una fontana.

Realizzato dalla ditta tedesca Tittinger, la megapalla pesa 28 tonnellate e ha un diametro di oltre 2,7 metri. L’aspetto è quello di un vero pallone da calcio, con pannelli di granito grigio levigato alternati ad altri colorati di nero. Anche il piedistallo è imponente: ha un diametro di 3,6 metri e pesa 12,5 tonnellate.

I tifosi in visita noteranno tre cose sulla sua superficie: l’immagine di una miniera, quella di un giocatore e quella dell’interno della Donbass Arena. Sono questi i simboli del passato e del presente di Donetsk. Ma anche del futuro: ai tifosi rimarrà sempre un pallone gigante vicino al quale incontrarsi prima delle gare interne.