La pressione, "amica dei cechi"
domenica 17 giugno 2012
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La Repubblica ceca non ha disputato una campagna di qualificazione particolarmente convincente, ma il c.t. Michal Bílek sostiene che l'enorme pressione prima del torneo ha aiutato i giocatori a raggiungere i quarti a questi Europei.
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Il c.t. della Repubblica ceca, Michal Bílek, sostiene che l'esperienza della campagna di qualificazione per gli Europei, quando la squadra non aveva alcun margine d'errore, ha aiutato i giocatori a raggiungere i quarti di finale.
La strada verso la Polonia e l'Ucraina è stata particolarmente tortuosa per i cechi, partiti malissimo con una sconfitta in casa contro la Lituania. Trovandosi nello stesso gruppo della Spagna, un inizio tanto titubante ha portato con sè l'impossibilità di perdere nelle partite successive; una situazione molto simile a quella poi vissuta dagli uomini di Bílek durante il torneo, iniziato con una brutta sconfitta contro la Russia nella partita di apertura a Wroclaw. Il c.t. è convinto che il fatto di aver giocato senza una 'rete di sicurezza' ha contribuito ad assicurare un altro risultato tanto positivo quanto improbabile sulla carta.
"Siamo sempre sotto pressione, costantemente. Forse ha giocato a nostro favore il fatto che la Polonia, non essendosi dovuta qualificare, non era altrettanto abituata a giocare sotto così tanta pressione, al contrario di noi", spiega Bílek, la cui squadra ha ottenuto il biglietto per il torneo dopo un tesissimo spareggio contro il Montenegro. "Non è facile. Noi siamo abituati a giocare partite che dobbiamo assolutamente vincere. Abbiamo sempre fatto particolarmente bene in situazioni critiche".
E la prestazione di sabato corrisponde perfettamente a questa descrizione. Con uno Stadio Municipale pieno zeppo di tifosi polacchi, la pressione sulla squadra ceca era enorme, soprattutto quando, all'intervallo, il Ct ha informato i giocatori che, avendo la Grecia segnato contro la Russia, soltanto una vittoria li avrebbe fatti passare.
"Dopo la prima partita tanti tifosi avevano perso un po' di fiducia in noi, il che raddoppia la nostra gioia. Ce lo siamo meritati di qualificarci per i quarti, per il nostro spirito di squadra e per il nostro duro lavoro. Sappiamo che non c'è altro modo per avere successo in un torneo importante come questo", continua Bílek, che ha visto i propri giocatori emergere vittoriosi contro una feroce Polonia alimentata da passione pura. "La sensazione di gioia e soddisfazione al fischio finale, quando ho visto i miei giocatori festeggiare con i tifosi, è stata indescrivibile. Questo è un grande risultato per il calcio ceco".
Tali emozioni si ripeteranno se la Repubblica ceca dovesse progredire alle semifinali, vincendo a Varsavia martedì prossimo. Per adesso, i vincitori del gruppo A rimarranno nella loro base di Breslavia, e raggiungeranno la capitale polacca solo alla vigilia della sfida. Il capitano Tomáš Rosický viaggerà con i compagni di squadra anche se non è ancora sicuro che il giocatore dell'Arsenal FC riesca a scendere in campo.
"Dobbiamo considerare la possibilità che non ce la possa fare. Ma ci sono ancora un paio di giorni in cui può riprendersi, quindi c'è ancora qualche chance", spiega Bílek, che contro la Polonia ha impiegato Daniel Kolář nel ruolo creativo di Rosický. "Tutti i miei giocatori sono consapevoli che questa è la loro opportunità per costruire qualcosa di fenomenale. Se vinciamo la prossima partita, vinceremo una medaglia. La motivazione della squadra è immensa".