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L'insolito museo del calcio di Kharkiv

Viktor Sharafudinov, reporter di UEFA.com, visita la casa di Oleksandr 'Alik' Yedbavnik, uno dei più noti collezionisti di reliquie calcistiche di Kharkiv.

L'appartamento di Oleksandr Yedbavnik a Kharkiv è un vero e proprio museo del calcio
L'appartamento di Oleksandr Yedbavnik a Kharkiv è un vero e proprio museo del calcio ©UEFA.com

Dopo 50 anni passati a collezionare reliquie calcistiche, la casa di Oleksandr 'Alik' Yedbavnik è diventato un vero e proprio museo del calcio, e ogni centimetro quadrato delle pareti è coperto da poster, gagliardetti, sciarpe e quant’altro.

Nemmeno la cucina fa eccezione, nell’appartamento che il supertifoso divide a Kharkiv con la moglie Lyudmyla. Il primo amore di Yedbavnik, l’FC Metalist Kharkiv, ha un posto speciale proprio qui, con un poster che ricorda la prima gara casalinga del club in una competizione europea, quella vinta per 4-0 il 5 ottobre 1988 contro l’FK Borac Banja Luka e valida per il primo turno della Coppa delle Coppe UEFA.

"È un peccato che Marko Dević sia passato allo Shakhtar Donetsk", si è lamentato Yedbavnik, guardando un poster del nazionale ucraino. "Ma questa è la vita, e poi con i nostri brasiliani Taison e Cleiton Xavier rimarremo lo stesso ceompetitivi. Al tempo dell’Unione Sovietica abbiamo giocato gare memorabili, come quella vinta contro l’FC Torpedo Moscow in finale di Coppa URSS 1988, ma quella di oggi è la squadra più forte di sempre, il tecnico Myron Markevych ha fatto un ottimo lavoro e gioca davvero un bel calcio".

Il suo rapporto con il Metalist è iniziato il 2 maggio 1961: quel giorno guardò la sua prima partita, quella tra FC Avangard Kharkiv (così si chiamava allora la squadra) e FC SKA Rostov-na-Donu. A 15 anni comprò il primo giornalino della partita, e oggi ne possiede più di 1500, pregiata merce di scambio tra collezionisti, alcuni addirittura degli anni ‘30.

Anche la sua collezione di distintivi non è da meno: sono oltre 100 gli esemplari di club e federazioni. Ha anche due altari dedicati a Andriy Shevchenko e Oleh Blokhin. "Sono due grandi giocatori che non si possono paragonare," ha dichiarato. "Il calcio è molto cambiato, come aveva previsto il grande Valeriy Lobanovskiy. I giocatori sono più preparati tatticamente, tutti attaccano e difendono, nonostante ciò non ho mai visto nessuno più veloce di Blokhin".

Che ora è ovviamente il tecnico dell’Ucraina a UEFA EURO 2012, e alcune partite si disputano anche a Kharkiv: "È qualcosa di storico", ha detto fieramente. "È molto importante che i ragazzi di Blokhin abbiano iniziato con una vittoria, dopo due anni di amichevoli è difficile capire il vero valore della squadra. Contro la Svezia abbiamo giocato meglio di quanto pensassi, e Sheva ha dimostrato di essere un eroe".

"Ora bisogna rimanere con i piedi per terra", ha poi ammonito. "Dobbiamo avere coraggio contro Francia e Inghilterra e raggiungere i quarti di finale, poi si vedrà. Per la vittoria finale, penso che la Germania sia favorita. È un’ottima squadra e migliora di gara in gara. Sono felice che la mia città possa ospitare partite del livello di Olanda-Germania".

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