Danimarca e Germania per continuare
sabato 16 giugno 2012
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Il "girone di ferro" di UEFA EURO 2012 si appresta a reclamare le sue due vittime. E la storia insegna alla Germania che è meglio non fidarsi dei danesi.
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La Germania è l’unica squadra ad aver vinto le prime due partite in Polonia e Ucraina. Ma questo non le basta per avere la certezza di un posto nei quarti di finale. E Joachim Löw sa bene quanto possa costar caro sottovalutare i danesi. La storia lo ha insegnato ai tedeschi esattamente 20 anni fa.
Il "girone di ferro" di UEFA EURO 2012 attende ancora le sue due vittime. Dopo le convincenti vittorie su Portogallo e Olanda, sono in pochi a pensare che la Germania possa essere eliminata. Ma una sconfitta potrebbe giocare un brutto scherzo e Löw, sapendolo, respinge l’idea di lasciare a riposo qualche titolare a Lviv.
"Non siamo ancora qualificati – sentenzia il Ct tedesco -. Sarà una partita difficile. Anche la Danimarca spera di raggiungere i quarti. Chi considerava i danesi outsider prima del torneo si sbagliava. Sono sempre pericolosi, compatti dietro e pronti a ripartire. Non li sottovaluteremo. E se faccio qualche cambio, lo faccio perché utile per la squadra e non per far riposare qualcuno".
Un cambio è necessario. Benedikt Höwedes o Lars Bender al posto dello squalificato terzino destro Jérôme Boateng. Anche i danesi hanno una defezione. Dennis Rommedahl, a segno nell’ultimo precedente contro la Germania (2-2 in amichevole ad agosto 2010), è fuori a causa di un problema muscolare. Il sostituto dovrebbe essere Tobias Mikkelsen, mentre Niki Zimling dovrebbe farcela nonostante un risentimento ad un polpaccio.
Morten Olsen ha dovuto tirare su il morale ai suoi dopo la brutta sconfitta in extremis mercoledì contro il Portogallo. Ha spiegato alla squadra che "continuare a pensare alla partita persa contro il Portogallo, o alla vittoria precedente contro l’Olanda, non aiuta". E aggiunge: "Nell’ultima settimana abbiamo avuto due spogliatoi. Uno euforico e uno cupo e pessimista. La possibilità di qualificarci è ancora nelle nostre mani ed è una bella situazione".
"Questo gruppo ha superato le aspettative – conclude il tecnico danese, la cui squadra deve vincere per andare avanti -. Forse siamo noi i più sorpresi. Forse gli olandesi hanno deluso, ma hanno ricevuto un’ultima ancora di salvataggio dal gol in extremis del Portogallo [contro la Danimarca]. Se non avessimo subito quel gol, adesso l'Olanda sarebbe già sulla via del ritorno. A volte bisogna avere un po’ di fortuna dalle altre partite".
Olsen e Löw non dipenderanno da quanto accade a Kharkiv domani. E la Germania conosce il pericolo potenziale rappresentato dai danesi. Nella finale degli Europei UEFA 1992 molti davano la Danimarca spacciata contro la Germania. E invece vinsero proprio i danesi, 2-0. Löw è lungi dal ritenerli spacciati stavolta…