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Convinzione e Balotelli le armi di Motta

Il centrocampista dell’Italia non vede una Spagna meno forte per le assenze di Puyol e Villa: “Ma l’importante siamo noi, dimostriamo di voler vincere”. Investitura per Supermario: “Può fare la differenza”.

Convinzione e Balotelli le armi di Motta
Convinzione e Balotelli le armi di Motta ©Getty Images

E’ “preoccupato” per le tre sconfitte consecutive, non considera la Spagna meno forte per le assenze di Carles Puyol e David Villa. Thiago Motta è però convinto che l’Italia a UEFA EURO 2012 debba affidarsi alle sue qualità, dimostrando di “avere voglia di vincere” la sfida d’esordio di domenica a Danzica. Puntando anche su un Mario Balotelli in grado di “fare  la differenza”.

“In questo momento essere preoccupati è normale, tre sconfitte anche se in amichevoli non sono una cosa normale per una squadra come l’Italia. Ma dobbiamo essere convinti di avere un grandissimo gruppo”, spiega il centrocampista del Paris Saint-Germain FC nella conferenza stampa a Casa Azzurri.  

Motta ha indossato per otto stagioni la maglia del FC Barcelona e conosce molto bene la realtà iberica. “Non credo sia una Spagna meno forte: attraversa un ottimo momento, ha vinto tutto negli ultimi quattro anni”, osserva, “Mancano Villa e Puyol, ma possono contare su sostituti allo stesso livello. Ma dobbiamo pensare a noi stessi, l’importante siamo noi e come entriamo in campo, dobbiamo dimostrare di aver voglia di vincere questa partita. La Spagna si batte attaccando…”.

Nessun contatto con i suoi ex compagni Blaugrana, la tensione dell’esordio inizia forse a farsi sentire. Quando gli chiedono di indicare il “barometro” delle Furie Rosse, l’ex nerazzurro mette subito in chiaro le cose: “Sono due o tre i giocatori importantissimi, non solo uno. Quelli che danno i tempi alla squadra sono Xavi, [Andrés] Iniesta, [Sergio] Busquets, se giocherà Xabi Alonso. Dobbiamo stare attenti, conosciamo come gioca la Spagna ma fermarli è un altro discorso…Il segreto è lavorare insieme per bloccarli”.

C’è grande attesa intorno a Mario Balotelli e Motta usa “bastone e carota” nel suo giudizio su Supermario. “Non mi faceva arrabbiare solo all’Inter, ma anche qui…e non solo a me ma anche a qualche compagno”, sottolinea, “E’ un bravissimo ragazzo, per bene, al quale fuori dal campo vogliono bene tutti. In campo deve avere la responsabilità di difendere i colori della nazionale, di disputare un torneo importantissimo. Abbiamo bisogno di lui, che sia in forma e lavori per la squadra: alla fine può fare la differenza e sono convinto che la farà. Ma deve avere la consapevolezza che gioca in una grandissima nazionale con grandi campioni che deve aiutare tantissimo”.

Soltanto “miele”, invece, per Andrea Pirlo, tornato oggi in gruppo dopo l’allenamento differenziato di ieri. “E’ un giocatore che ha tantissima qualità, è importantissimo e dà i tempi di gioco alla nostra squadra”, rimarca il numero 5 Azzurro, “Dobbiamo essere bravi a capirlo e aiutarlo, dandogli una o due soluzioni”. Ma sarà un’Italia propositiva o rintanata in difesa? “La vecchia Italia ha vinto, conta quello”, replica il centrocampista del PSG, “In campo cercheremo di fare del nostro meglio difensivamente e offensivamente per vincere. Certo speriamo di poter giocare bene, vogliamo farlo ed è quello che ci chiede sempre il Ct: ma alla fine conta vincere…”.

Motta assicura di avere “grandissimo entusiasmo”, del resto “disputare un Europeo è bellissimo e rappresenta un privilegio”. Poi rivela: “Questa maglia la sento, se no starei a casa o in vacanza con i miei tre figli e mia moglie…Mi sento benissimo, mi piace tantissimo lavorare con questo gruppo e questa è la cosa più importante”. Domenica non è sicuro di essere titolare. “Nell’allenamento il Ct ha provato un po’ tutti, non so se toccherà a me dall’inizio”, ammette, “L’importante non è chi gioca, ma entrare in campo al 100%. Io mi trovo bene sia da playmaker sia da mediano sinistro: con giocatori di tanta qualità come i miei compagni è molto più facile, è lo stesso giocare in una posizione o nell’altra”.

Chiusura sul modulo. “Difesa a tre o a quattro non cambia molto, i fattori che contano sono mentalità e atteggiamento degli undici in campo, che hanno il dovere di dimostrare dall’inizio voglia di vincere”, la tesi del centrocampista. Ma perché Cesare Prandelli dovrebbe cambiarlo proprio a UEFA EURO 2012? “Alla fine lo cambiano tutti, anche la Spagna in avanti può giocare con due esterni larghi che ripiegano a centrocampo”, replica Motta, “Mi ripeto, ma conta la voglia…l’Italia è una grandissima squadra, anche se ancora deve dimostrare qualcosa. Credo che il gruppo lo abbiamo, possiamo contare su giocatori che per tecnica e qualità possono giocare in qualunque squadra al mondo. Serve unità per essere squadra, dobbiamo puntare a questo: se ci riusciamo, possiamo lottare con tutti”.