Arshavin e l'enigma della Russia
giovedì 7 giugno 2012
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Andrey Arshavin è orgoglioso di indossare la fascia da capitano contro la Repubblica Ceca ma avverte: "Siamo una squadra imprevedibile e possiamo vincere o perdere contro chiunque".
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La Russia inizia UEFA EURO 2012 venerdì contro la Repubblica Ceca a Wroclaw, in una gara che Andrey Arshavin preannuncia speciale. Orgoglioso di indossare la fascia da capitano, il 31enne attaccante si prepara a ritrovare Tomáš Rosický, compagno nell'Arsenal FC, dopo aver trascorso la seconda parte della stagione 2011/12 in prestito all'FC Zenit St Petersburg.
Ad Arshavin, il passaggio allo Zenit è valso il titolo di campione di Russia. Il giocatore, però, spiega a UEFA.com che la nazionale ha un carattere ancora enigmatico: "Possiamo perdere o vincere contro chiunque", commenta.
UEFA.com: per la prima volta a un torneo internazionale sarai capitano. Che cosa significa per te?
Andrey Arshavin: è un grande onore e una grossa responsabilità, ma mi fa molto piacere.
UEFA.com: quali aspettative avete per UEFA EURO 2012, anche rispetto a quattro anni fa?
Arshavin: le aspettative sono diverse rispetto ad allora, quando siamo andati oltre le previsioni. Volevamo solo dimostrare all'Europa che la Russia sa giocare a calcio. Stavolta ci riproveremo, ma abbiamo il vantaggio di giocare insieme da qualche anno.
UEFA.com: è meglio giocare quando nessuno ti conosce, tentando la sorpresa, o quando sei già famoso e rispettato?
Arshavin: meglio se non ti conoscono, perché c'è sempre una certa imprevedibilità, ma se ora ci rispettano è grazie al nostro gioco. In ogni caso non abbiamo niente da temere.
UEFA.com: la Russia è considerata una mina vagante. Sei d'accordo o pensi che sia una delle favorite?
Arshavin: da un lato, penso che tutti ci conoscano, perché siamo insieme da molto. Dal punto di vista del gioco, tutti sanno cosa aspettarsi. La Russia ha un carattere tutto suo e può perdere e vincere contro chiunque. Ecco perché dicono che siamo una mina vagante.
UEFA.com: puoi spiegati meglio?
Arshavin: fa parte del carattere dei russi, che quando stringono il pugno possono battere chiunque, ma se si rilassano possono perdere anche contro una squadra piccola. È difficile da capire per uno straniero: devi vivere nel nostro paese per un po'.
UEFA.com: la partita contro la Repubblica Ceca si avvicina sempre più velocemente. Che cosa sai di questa squadra?
Arshavin: non l'ho mai vista e ne so molto poco, anche se conosco i giocatori che sono in nazionale da qualche anno. Secondo me è una squadra che gioca soprattutto in difesa e tenta il contropiede. Attacca con [Jaroslav] Plašil e [Tomáš] Rosický, e in difesa non è male. E poi c'è Petr Čech, capace di rimediare a tutti gli errori dei compagni.
UEFA.com: hai parlato molto della partita con Rosický?
Arshavin: certo, abbiamo scherzato molto. Gli ho detto che l'8 giugno avremo tutte e due la maglia No10, che ci stringeremo la mano e tutto il resto. Tomáš è un grande giocatore e sarebbe protagonista in qualsiasi nazionale. Sa stare in campo e sa far girare bene la palla.
UEFA.com: nel girone ci sono anche Grecia e Polonia. Pensi che tutte e tre le squadre si chiuderanno in difesa?
Arshavin: penso di sì. Forse, solo la Polonia attaccherà di più, e bisogna considerare che gioca in casa, ma in generale tutte e tre si preoccuperanno più di difendere. Ovviamente, ogni squadra ha i suoi punti di forza, perché per esempio la Grecia è forte sui calci piazzati, la Repubblica Ceca molto potente e la Polonia ha un paio di giocatori del Borussia Dortmund, che ora sono top player.
UEFA.com: quali sono i punti forti e deboli della Russia?
Arshavin: forse ci manca un po' di velocità per essere considerati tra i favoriti, ma siamo tutti i giocatori tecnici e ci conosciamo da tempo. Inoltre, la maggior parte di noi gioca nello Zenit: c'è una buona intesa e non può essere che un vantaggio.