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EURO... in fiore

UEFA EURO 2012 è finalmente sbocciato con la straordinaria cerimonia d'apertura allo Stadio Nazionale di Varsavia che ha visto esibirsi, tra gli altri, il pianista ungherese Ádám György e DJ Karmatronic.

EURO... in fiore
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UEFA EURO 2012 è sbocciata attraverso la cerimonia d'apertura che ha preceduto la gara d'esordio del torneo. Una cerimonia spettacolare che ha simboleggiato unità, rivalità e passione, nel segno degli eleganti motivi floreali del torneo.

Venti minuti prima del calcio d'inizio della sfida Polonia-Grecia si sono celebrate le grandi virtù del calcio a livello di squadre nazionali: capacità di ispirare i giovani, riunire persone di tutte le nazioni ed emozionare. Il presidente UEFA Michel Platini aveva chiesto ai calciatori di “farci sognare”. Detto, fatto.

La cerimonia è iniziata con i rintocchi di sei campane giganti calate dal tetto dello stadio. In seguito, ballerini agghindati con i colori nazionali sono scesi in campo. Subito dopo sono comparsi due bambini, incarnazione delle mascotte Slavek e Slavko. A seguire, tra le piroette dei ballerini sul terreno di gioco, dalla calotta di pallone posta a centrocampo è apparso il pianista ungherese Ádám György, che ha deliziato lo stadio con l'Étude di Chopin in A minore (Op.25 Nr.11).

In mezzo al fiume di note musicali eseguite sul campo, cambio di scena repentino dal XIX al XXI secolo, con DJ Karmatronic che si scatena al fianco di György. Dalle otto calotte di pallone portate sul campo emergono le repliche degli otto stadi di UEFA EURO 2012, che danno la stura a una dimostrazione di classe del pianista magiaro.

I tifosi hanno quindi sollevato i cartelli riproducenti intorno allo stadio le bandiere delle squadre ai nastri di partenza, nonché, rovesciandoli, la parola 'Respect', principio fondante UEFA, ai due estremi dello stadio. I motivi floreali wycianka, icona di UEFA EURO 2012, si sono inerpicati sul campo e i viticci hanno allacciato gli stadi, mentre gradualmente si formava il logo del torneo e una replica gonfiabile del motivo floreale si elevava dal piano di György.

La cerimonia ha richiesto l'impiego di 1.000 ballerini, agli ordini del direttore creativo e produttore esecutivo Marco Balich, 1200 abiti, 250 ore di prove, 2400 litri d'acqua e 22000 snack. Uno sforzo straordinario sotto ogni punto di vista.


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