Gli arbitri elite si preparano per EURO
giovedì 23 febbraio 2012
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I 12 arbitri scelti per dirigere le gare di UEFA EURO 2012, che si sono riuniti in Turchia per preparare il torneo, hanno spiegato a UEFA.com quali sono i requisiti necessari per un direttore di gara impegnato ai massimi livelli.
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Mentre UEFA EURO 2012 si avvicina, i 12 direttori di gara scelti per il torneo si sono riuniti ad Antalya, Turchia, in occasione di un corso invernale organizzato dalla UEFA. UEFA.com ha incontrato la "17esima squadra del torneo" e ha scoperto come si sta preparando in vista della rassegna continentale in Polonia e Ucraina e come si diventa arbitri di categoria elite.
Per i 12 prescelti, il corso ha rappresentato l'occasione ideale per uno scambio di opinioni in vista di un torneo di portata internazionale e Howard Webb, protagonista a UEFA EURO 2008, ha apprezzato la possibilità di parteciparvi.
"Abbiamo dedicato gran parte delle nostre vite per arrivare a questi livelli, perciò tutti noi abbiamo molto in comune - Webb ha spiegato a UEFA.com -. Tutti noi amiamo il calcio e l'arbitraggio, abbiamo alle spalle una famiglia che ci sostiene e viviamo le stesse pressioni dentro e fuori dal campo. Molti di noi, oltre ad arbitrare, hanno un lavoro e questo ci porta ad essere un gruppo di ampie vedute".
Il 40enne arbitro inglese, che grazie alle sue ottime prestazioni ha avuto l'onore di dirigere la finale mondiale in Sudafrica, svolge un lavoro che spesso lo fa sentire molto solo, ed è forse per questo che accoglie sempre con piacere i corsi di questo tipo, capace di farlo sentire "in famiglia". Per Craig Thomson, invece, questa esperienza è stata utile per ribadire che gli arbitri agiscono compatti per superare le difficoltà comuni.
"Questo corso è molto importante per noi, soprattutto per la gestione del nostro ruolo - ha sottolineato lo scozzese -. I club, i giocatori, i tifosi e noi per primi vogliamo la stessa cosa, un approccio professionale che rafforzi la figura dell'arbitro. Proprio per questo, per noi è fondamentale ritrovarci in gruppo sotto la guida esperta del Signor [Pierluigi] Collina e del Signor [Hugh] Dallas".
In vista di EURO, sono state tre le aree su cui si è focalizzata l'attenzione. La prima riguarda la forma fisica, dal momento che nel calcio moderno gli arbitri percorrono in media dai dieci ai 13 km di corsa durante una partita ed effettuano circa 50 scatti. Secondo l'istruttore arbitrale belga Werner Helsen c'è stato un "significativo aumento della sollecitazione" in quest'ambito rispetto a cinque o sei anni fa: "In termini di corsa ad alta intensità, le distanze sono raddoppiate dal 2003/04 alla passata stagione e per la prima volta, nella Premier League inglese, l'ammontare della corsa ad alta intensità degli arbitri ha superato quella dei giocatori".
Secondo l'ex arbitro Wolfgang Stark, la forma fisica è fondamentale per arrivare con la giusta lucidità mentale ai momenti chiave. "Le partite sono diventate sempre più veloci e più fisiche e questo significa che gli arbitri devono rispondere a maggiori sollecitazioni sul piano atletico. Per avere in mano una partita l'arbitro deve essere in perfetta forma fisica, solo così riuscirà a prendere le giuste decisioni sul campo".
Durante il corso invernale sono stati mostrati alcuni video esemplificativi per simulare differenti scenari di gara e gli arbitri sono stati sottoposti ad un esame della vista per accertarne la capacità di saper individuare ciò che conta durante le fasi di maggiore rapidità di spostamento sul campo. Ma a parte questo, ciò che definisce realmente la statura di una rbitro è la forza mentale.
"Recentemente tutti gli arbitri professionisti inglesi hanno collaborato alla ricerca di un'università locale incentrata sulla vita dei direttori di gara - ha spiegato Webb -. I concetti-chiave che hanno accomunato tutte le interviste sono stati forza mentale, risolutezza e autostima. Queste sono caratteristiche fondamentali per un arbitro, chi non ne è provvisto non potrà mai arrivare ai massimi livelli".