Stanković pronto per il club dei centenari
lunedì 5 settembre 2011
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Il centrocampista dell'Inter toccherà quota 100 presenze con la Serbia in occasione della sfida contro le Isole Faroe. Ha spiegato che la nazionale gli ha regalato "gioie e dolori" ma anche di essere "pronto a nuove sfide".
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Dejan Stanković ha ammesso che pur ritenendosi "nato per vestire la maglia della nazionale", non avrebbe mai pensato di toccare quota 100 presenze: martedì, quando la Serbia affronterà le Isole Faroe, taglierà infatti il prestigioso traguardo.
"E' straordinario - ha dichiarato il centrocampista dell'FC Internazionale Milano -. Come per ogni giocatore, vestire la maglia della nazionale è sempre stato il mio sogno. Centro presenze sono tante, una bella cavalcata, ma devo ammettere che non ho mai pensato a questo traguardo. Io mi concentro sempre e soltanto sulla partita successiva".
Un atteggiamento che oggi più che mai servirà alla Serbia, il cui obiettivo è quello di strappare alla Slovenia il secondo posto nel Gruppo C di qualificazione a UEFA EURO 2012. La formazione allenata da Vladimir Petrović è alle spalle degli sloveni solo in virtù di una peggiore differenza reti, ma ha una gara in più da disputare e cercherà di sfruttarla al massimo, anche perché le speranze di riagguantare l'Italia capolista sono ormai ridotte al lumicino. "Al momento sono concentrato al 100% sulle Isole Faroe. Tre punti ci avvicinerebbero agli spareggi per EURO e questo sarebbe il più bel regalo che potrei ricevere. A tutto il resto penseremo in seguito".
Proprio per questo motivo, la Federcalcio serba (FSS) ha chiesto ed ottenuto dalla UEFA di posporre la consegna a Stanković del cappellino e della medaglia commemorativa che vengono assegnati a tutti i giocatori che hanno raggiunto quota 100 presenze in nazionale. Il centrocampista nerazzurro riceverà il riconoscimento il 7 ottobre, quando la Serbia affronterà l'Italia, dove il giocatore milita da 14 stagioni, a Belgrado. Sarà un momento indimenticabile per Stanković, che ha esordito in nazionale nell'aprile 1998 firmando una doppietta in amichevole contro la Corea del Sud.
"La nazionale mi ha regalato gioie e dolori, momenti belli e momenti brutti - ha dichiarato il giocatore -. E' parte di me, come se fosse una persona in carne ed ossa. Sono davvero felice di avere avuto l'opportunità di farne parte. Ci sono partite che non dimenticherò mai, come il 2-2 di Zagabria contro lo Croazia nel 1999, che ci permise di vincere il girone e di qualificarci per EURO 2000". In quell'occasione Stanković segnò uno dei 15 gol complessivi realizzati in nazionale: il secondo, quello più importante.
Già protagonista alla Coppa del Mondo FIFA 1998, il centrocampista di scuola FK Crvena zvezda ha vestito la maglia della Jugoslavia a UEFA EURO 2000, prima di rappresentare la Serbia alla Coppa del Mondo FIFA nel 2006 e nel 2010. Non tutti i suoi ricordi legati alla nazionale, tuttavia, sono buoni: la sconfitta 6-0 contro l'Argentina a Germania 2006 rimarrà sempre una macchia incancellabile, ma come ha spiegato il 32enne "per crescere servono anche certe esperienze". "Ho sempre giocato con il cuore e ora sono felice ed orgoglioso - ha aggiunto -. Del resto, chi non lo sarebbe?".
"Se mi guardo alle spalle, mi sento felice, ma allo stesso tempo non vedo l'ora di intraprendere nuove sfide". Il prossimo obiettivo di Stanković sarà quello di agganciare a quota 102 Savo Milošević, recordman di presenze per la Serbia. A meno di problemi fisici, il centrocampista dovrebbe eguagliare il record nella decisiva sfida dell'11 ottobre contro la Slovenia, ma siamo certi che lascerebbe da parte ogni riconoscimento personale in cambio di un posto assicurato negli spareggi.