La Spagna vuole di più
lunedì 11 luglio 2011
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Un anno dopo il trionfo in Coppa del Mondo FIFA, il Ct Vicente del Bosque ha ripensato alla magica notte di Johannesburg e assicurato che la Spagna ha ancora fame.
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Un anno dopo il gol di Andrés Iniesta che ha permesso alla Spagna di vincere la Coppa del Mondo FIFA contro l'Olanda, il Ct Vicente del Bosque dichiara che le Furie Rosse hanno ancora fame di vittorie.
La Spagna è al comando del Gruppo I di qualificazione a UEFA EURO 2012 e si candida a difendere il titolo in Polonia e Ucraina. Al primo anniversario, Del Bosque si sofferma volentieri a riflettere sull'indimenticabile serata dell'11 luglio 2010 a Johannesburg, quando la sua squadra è stata incoronata campione del mondo per la prima volta.
"Il tempo è passato in un batter d'occhio - ha commentato il tecnico, 60 anni, due volte vincitore della UEFA Champions League con il Real Madrid CF -. Ricordo che abbiamo avuto momenti difficili al torneo, ma siamo sempre rimasti uniti e prima della finale sapevamo che eravamo a un passo da una grande impresa per il calcio spagnolo".
"In Sudafrica ci sono stati momenti in cui ho pensato che il destino fosse dalla nostra parte, ma senza essere troppo superstizioso. Ho avuto questa sensazione in finale, quando Iker Casillas ha parato un tiro di [Arjen] Robben. Da lì è cambiato tutto".
Anche se la Spagna domina a livello europeo e mondiale da diversi anni, Del Bosque ritiene che la qualità e la concorrenza delle altre squadre del continente continuino ad aumentare: "Agli Europei c'è solo un turno in meno rispetto alla Coppa del mondo, mentre in termini di qualità il livello è molto simile".
"In entrambe le competizioni abbiamo avuto la fortuna di contare su giocatori fantastici che, oltre ad avere un grande talento, sono simpatici, umili, votati al sacrificio e capaci di giocare in modo spettacolare. Siamo la squadra che fa tendenza. Riguardando adesso la Coppa del Mondo, si vede chiaramente che squadre come Germania, Paraguay, ecc. volevano seguire il nostro stesso percorso".
Per ora, la priorità della Spagna è la qualificazione per il torneo della prossima estate: "Ovviamente vogliamo arrivarci e siamo in buona posizione - prosegue il tecnico, la cui squadra ha sei punti di vantaggio sulla Repubblica Ceca a tre gare dal termine -. Se dovessimo farcela, il nostro obiettivo sarà arrivare in Polonia e Ucraina nelle migliori condizioni".
"Il nostro traguardo è completare la sequenza Europei-Mondiali-Europei. Detto ciò, non possiamo fidarci a occhi chiusi di noi stessi. La cosa peggiore che uno sportivo possa fare è credere di essere superiore. Ci sono tante squadre che considero "leoni addormentati", come Francia, Italia e Inghilterra".
"Inoltre, l'Olanda e la Germania sono arrivate seconde e terze agli ultimi mondiali. Sono tante le squadre che potrebbero complicarci la vita".