Guida a Gdansk
mercoledì 16 novembre 2011
Intro articolo
Napoleone disse che Gdansk (Danzica) era "la chiave di tutto", e i regolari cambiamenti verificatesi in città nei mille anni di storia stanno lì a testimoniarlo.
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Provincia: Pomerania
Popolazione: 456.000
Superficie: 262km²
Altitudine: 13m sopra il livello del mare
Motto: Né sfrontati, né timidi
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Sito ufficiale della città
Informazioni sul soggiorno
Alberghi in Polonia
Napoleone disse che Gdansk (Danzica) era "la chiave di tutto", e i regolari cambiamenti verificatesi in città nei mille anni di storia stanno lì a testimoniarlo. La città marittima ha fatto parte di Polonia, Ordine Teutonico, Prussia e più tardi Germania. Nel 1939 la Seconda Guerra Mondiale iniziò proprio con l'invasione di Danzica, che in passato è stata anche una città stato, con la sua propria costituzione, inno nazionale e moneta. Dal 1945 ha prosperato sotto la bandiera polacca.
Nonostante la storia tumultuosa, il commercio e il mercantilismo sono rimasti una costante della città. Avendo fatto parte della Lega Anseatica, la maggior parte delle attrazioni paesaggistiche di Gdansk risalgono a quell'epoca e architettonicamente la città ha influenza fiamminghe, polacche e tedesche. Le prove restano nonostante i grandi lavori di ricostruzione degli ultimi 60 anni, ma è fuori dal centro, sulle rive del Baltico, al cantiere navale, che c'è stato il maggio impatto nella storia recente. E' lì che è nato il Sindacato Autonomo dei Lavoratori "Solidarietà" - Solidarność -, che poi ha portato alla fine del governo del Partito Comunista nel 1989. Il leader di Solidarność, Lech Walesa, è poi diventato presidente della Polonia.
Sviluppatasi alle foci del fiume Motlawa e molto vicino al letto del Vistula (fiume da 1.050km), Gdansk è ancora il porto principale della Polonia. Forma, insieme con la città di Gdynia e con la località termale Sopot, un'area metropolitana lungo 25 Km di costa baltica conosciuta come Trójmiasto (Tripla Città).
STORIA
Un insediamento alla foce del fiume Motlawa c'è dal settimo secolo, e dopo essere sbocciata sotto l'Ordine Teutonico – con il nome di Gdansk – la città si è alleata alla monarchia polacca nel 1454. Entro la metà del sedicesimo secolo era la più grande città polacca, sede delle legioni di commercio internazionale. Le guerre hanno però portato a un declino e nel 1793 la città è stata annessa dalla Prussia. A parte un periodo come città libera dal 1807 al 1814, Gdansk è rimasta sotto il governo prussiano e poi tedesco fino al 1918 alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Il Trattato di Versailles le riconsegnò lo status di città libera, che durò fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale quando, l'1 settembre del 1939, la SMS Schleswig-Holstein fece fuoco sulla base militare polacca di Westerplatte. Gdansk fu assegnata alla Polonia alla fine della guerra ma i pesanti bombardamenti avevano lasciato pesanti danni in eredità. Dopo un'attenta ricostruzione terminata nel 1970, le proteste anti-regime che portarono alla caduta del leader comunista Wladyslaw Gomulka iniziarono. Dieci anni più tardi fu fondato il Sindacato Autonomo dei Lavoratori Solidarietà nel cantiere navale di Gdansk e Lech Walesa, l'elettricista che aveva guidato lo sciopero e le successive trattative con il governo, divenne presidente della Polonia nel 1990.
Economia
Il porto cittadino ospitava un tempo centinaia di barche in fila una vicina all'altra che caricavano e scaricano merci. Oggi la caccia al posto riguarda solo i turisti che passeggiano vicino ai vari caffè e gallerie d'arte, e durante l'estate grandi folle arrivano sulle spiagge del Baltico di Danzica nelle vicinanze di Sopot e Gdynia. I cantieri navali restano, crescono i settori petrolchimico, alimentare e high-tech. Conosciuta come l'oro del Baltico, la maggior parte dei depositi di ambra è situata lungo la costa.
NOMI IMPORTANTI
• Johannes Hevelius, astronomo (1611-87) – ha prodotto una della prime mappe dettagliate della superficie della luna.
- Gabriel Daniel Fahrenheit, scienziato (1686-1736) – ha inventato il termometro a mercurio.
- Arthur Schopenhauer, filosofo (1788-1860) – autore de ‘Il Mondo come volontà e rappresentazione'.
- Günter Grass, scrittore (1927) – autore de Il Tamburo di Latta, Anni di Cani e Gatto e Topo (tutto ambientato a Danzica); che ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 1999.
- Lech Walesa, politico (1943) – ha fondato il Sindacato Autonomo dei Lavoratori Solidarietà, ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 1983 ed è stato presidente della Polonia (1990-1995).
COSE DA VEDERE
La maggior parte delle attrazioni turistiche sono nel centro della città lungo o nella vicinanze di Ulica Dluga (Strada Lunga) e Dlugi Targ (Mercato Lungo), una zona pedonale circondata da edifici ricostruiti in stile storico (soprattutto 17esimo secolo) e delimitati da cancelli cittadini molto elaborati. Questa parte della città è anche conosciuta come la Via Reale in quanto era l'antico percorso della processione per visitare i re. Chi non ama le lunghe camminate sarà felice di scoprire che il termine 'Lungo' non è proprio appropriato – dall'inizio alla fine del percorso saranno appena 300 metri.
Numerose le chiese, tra cui la Basilica di Santa Maria (Bazylika Mariacka) del 15esimo secolo, la più grande chiesa in mattoni del mondo. Dietro la fontana di Nettuno c'è la Corte di Artù, che ospita il più alto forno a mattoni del mondo (10,65m), mentre vicino al mare c'è la più alta gru dell'Europa medievale, la gru Gdansk. La barca museo SS Soldek è ancorata sul fiume Motlawa, mentre nella parte nord della città, all'entrata del cantiere navale, si erige un monumento dedicato ai suoi lavorati.
Fan zone: Plac Zebrań Ludowych
La fan zone di Gdansk, in grado di ospitare 30.000 persone, è situata in prossimità della stazione degli autobus e di quella ferroviaria. Il suo centro nevralgico sarà il megaschermo di 100m² e rimarrà aperta dalle 12.00 alle 01.00 locali nelle giornate di gara e dalle 14.00 to 00.00 gli altri giorni. L'accesso sarà gratuito e verranno trasmesse in diretta tutte e 31 le gare del torneo. Il divertimento, però, non finisce qui: sarà possibile cimentarsi in sfide per mettere alla prova la propria abilità calcistica, usufruire dei campi da calcio a cinque e godersi concerti e DJ set accompagnando il tutto con un'ampia scelta di cibi e bevande.
TRASPORTI
Verso e da
L'aeroporto Lech Walesa è 14 Km a est di Danzica e ha voli regolari verso Varsavia, Francoforte, Monaco e Londra, tra le altre destinazioni. Ci sono traghetti molte volte a settimana che partono dal porto Nowy e arrivano a Nynashamn, Stoccolma mentre il terminal degli autobus PKS ha connessioni regolari con Varsavia. La vicina stazione Gdansk Glówny ha collegamenti giornalieri con la capitale polacca (4,5 ore), Wroclaw (7,5 ore) e Poznan (4 ore). Gdansk è il punto di partenza dell'EuroVelo 9 una pista ciclabile che attraversa Repubblica ceca, Austria e Slovenia prima di terminare sul Mare Adriatico a Pula, Croazia.
Distanza dalle altre sedi di UEFA EURO 2012TM:
Poznan – 305km
Varsavia – 345km
Wroclaw – 480km
Lviv – 725km
Kiev – 1.190km
Kharkiv – 1.600km
Donetsk – 1.810km
Come muoversi
Per girare in città, un trenino pendolare parte dalla stazione di Gdansk Glówny e arriva a quella di Gdynia Glówna, ma ci sono anche tram e bus alle fermate locali.
CALCIO
Danzica orbita da sempre ai margini del calcio polacco, satellite settentrionale lontano dalle grandi sfere di influenza di Varsavia, Chorzow e Leopoli. Tuttavia, c'è stato un momento, nel 1983, in cui il KS Lechia Gdańsk ha guardato tutti dall'alto.
Fu un fulmine a ciel sereno. I biancoverdi, abituati a fare la spola tra le varie categorie dall'anno di fondazione nel 1945, iniziano la stagione 1982/83 come neopromossa, con l'obiettivo di non sfigurare. E invece fanno molto di più, battendo KS Ruch Chorzów e WKS Śląsk Wrocław e raggiungendo la finale della Coppa di Polonia. La vittoria per 2-1 contro il GKS Piast Gliwice consegna il titolo al club di Danzica.
Cinque settimane più tardi, un gol nel finale di Kruszczyński vale la vittoria contro i campioni in carica del KKS Lech Poznań nell'edizione inaugurale della Supercoppa polacca. I sucessi si susseguono. La stagione seguente, il Lechia partecipa alla Coppa delle Coppe UEFA, giocando un turno storico contro la Juventus, e ottiene il ritorno nella massima serie dopo 21 anni di assenza. Ma, fedele alla propria tradizone, quattro anni più tardi retrocede.
Nel 2001, problemi di natura organizzativa e finanziaria determinano la retrocessione nella sesta serie della squadra fondata dagli immigrati di Leopoli, attuale Ucraina. Otto anni più tardi, il cub si riaffaccia nella massima serie, per la soddisfazione dei suoi illustri tifosi, tra cui l'ex presidente della Polonia Lech Wałęsa e il primo ministro Donald Tusk. Meno bene se la passano i rivali storici del KS Arka Gdynia, che perdono cinque dei sei derby prima di retrocedere nel 2010/11.
Con sede a Gdynia, 20km da Danzica, l'Arka affonda le sue radici negli anni '20. Le origini del Lechia e delle altre squadre minori di Danzica, quale l'SKS Polonia Gdańsk, risalgono al 1945. Tuttavia, la tradizione calcistica è sempre stata forte. La prima squadra della città, il BuEV Danzig, fu fondata nell'aprile del 1903, vincendo il campionato regionale nel 1912, impresa eguagliata dall'SC Preussen Danzig nel 1934.
Calciatori famosi
L'ex attaccante dell'AJ Auxerre Andrzej Szarmach è il figlio calcistico più illustre di Danzica, autore di 32 gol in 61 partite con la Polonia nell'epoca d'oro degli anni '70. Realizza cinque gol nel Mondiale FIFA 1974 concluso dalla Polonia al terzo posto, contribuendo alla conquista della medaglia d'argento olimpica due anni più tardi. Il difensore Janusz Kupcewicz ha fatto parte della squadra terza classificata al Mondiale del 1982, mentre l'ex difensore centrale dell'FC Schalke 04 Tomasz Wałdoch ha collezionato 74 presenze dal 1991 al 2002. Vantano presenze con la Polonia anche Sławomir Wojciechowski eGrzegorz Szamotulski.
Lo sapevi?
L'unico assaggio di Europa il Lechia l'ha dato nella sfida contro la Juventus valida per la Coppa delle Coppe UEFA 1983/84. Sconfitti 7-0 all'andata a Torino – con il futuro presidente UEFA Michel Platini autore di due gol – i polacchi hanno lottato al ritorno, perdendo 3-2 nel finale, beffati da un gol dell'attaccante polacco della Juventus, Zbigniew Boniek.
ALTRI SPORT
Città natale delle medaglie d'oro alle Olimpiadi Zygmunt Chychla (boxe, 1952) e Adam Korol (canottaggio, 2008), Danzica ha squadre nella prima divisione polacca di rugby, speedway, hockey sul ghiaccio, pallamano e pallavolo femminile. Il calcio e il KS Lechia Gdansk regna comunque supremo per quanto riguarda l'affetto dei tifosi locali. Lech Walesa è un tifoso della squadra, così come un altro politico ancora più a destra nel panorama politico polacco, il primo ministro dal 2007, Donald Tusk. Walesa sarà ambasciatore quando Danzica ospiterà i Campionati Europei di Tennis da Tavolo nel 2011.