Sorrisi azzurri, Cassano il più felice
mercoledì 10 agosto 2011
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Prandelli soddisfatto dopo la vittoria 2-1 sulla Spagna nell'amichevole di Bari. Cassano ringrazia per la fascia di capitano, per i goleador Montolivo e Aquilani gli azzurri hanno fatto una grande partita.
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Euforia. E’ la sensazione che si respira in casa Italia dopo il 2-1 inflitto nell’amichevole di Bari alla Spagna, nazionale campione d’Europa e del Mondo in carica. A fine partita, Cesare Prandelli si prodiga a tenere i piedi per terra e assicura che non c’è il rischio che il gruppo si monti la testa dopo questo risultato.
E’ un successo che è necessario “prendere nella maniera giusta”, sottolinea a caldo il Ct, “Finchè abbiamo avuto gambe e lucidità abbiamo fatto un'ottima partita secondo me, poi c’è stato un momento in cui c’è mancato un po' di ordine e questo deve farci lavorare ancora di più, soprattutto quando non abbiamo la palla”.
Aveva chiesto personalità e coraggio, è stato accontentato. “Ne abbiamo avuti”, conferma l’ex tecnico dell’ACF Fiorentina, “Abbiamo giocato paradossalmente un po’ troppo. Però meglio così”. Quanto ai singoli, parole di elogio per Antonio Cassano. “E’ stata assolutamente la sua miglior partita sotto la mia gestione”, osserva Prandelli, “Non dava riferimenti e attaccava la profondità con i tempi giusti, quindi sono contento per lui”. Positivo anche l’apporto di Mario Balotelli: “L’importante è che la sua sia stata un’ottima prestazione, anche pochi minuti di gioco possono dare segnali importanti”.
La chiusura di Prandelli è sulle differenze tra Spagna e Italia. “Stiamo lavorando per cercare di giocare in un certo modo”, conclude il Ct, “La differenza si è chiaramente vista, perché loro sono anni e anni che hanno questo modo di stare in campo. Noi però questa sera non abbiamo sfigurato".
Anche Riccardo Montolivo ha motivi per sorridere, in una serata che ha visto il suo primo gol in azzurro. “Abbiamo fatto una grande partita, siamo contenti perchè affrontavamo una squadra molto forte e collaudata: bene così!”, osserva nel dopo partita, “E’ andata bene soprattutto per l’approccio alla partita, ottimo da parte nostra in particolare nella prima mezzora. Normale che poi contro squadre di questo livello qualcosa la devi concedere, noi abbiamo concesso poco, ma dal punto di vista del possesso palla era difficile contrastarli”.
Montolivo descrive poi l’azione del suo gol, quello del vantaggio. “Ho avuto palla in profondità da Criscito, ho attaccato la profondità con il controllo e quando ho visto [Iker] Casillas ho fatto lo ‘scavino’: era l'unica cosa che potevo fare, era talmente vicino…”, racconta. Quanto al suo essere spesso protagonista con la nazionale, il centrocampista spiega che “questa squadra mi dà serenità. Quando si indossa la maglia azzurra uno le motivazioni le trova sempre. Fare il trequartista non è il mio ruolo, ma lo posso fare in una squadra come questa nazionale, dove si fa molto possesso palla”.
Non ha segnato, ma Cassano è stato tra i protagonisti della serata. Con la ciliegina sulla torta di essere il capitano dell’Italia nella “sua” Bari. “Mi sono trovato molto bene, ma prima di tutto voglio ringraziare Gigi Buffon, i compagni, Prandelli e i dirigenti per quel gesto che mi ha fatto emozionare”, dice Cassano alludendo alla fascia, “L'ho saputo nel riscaldamento e ho chiesto se si fossero sbagliati, ho ricevuto un regalo immenso”. Con il numero uno azzurro – “Mi è sembrato naturale dargli la fascia, è un gesto fra di noi, fra un gruppo che si stima”, spiega il portiere della Juventus davanti alle telecamere – Fantantonio ha un grande feeling. “E’ un grande capitano e un grande uomo”, prosegue l’attaccante dell’AC Milan, “con lui ho un rapporto speciale, in nazionale sono sempre al suo fianco e immaginate quale massacro, lui mi sopporta...Questa è stata la mia miglior prestazione con Prandelli. Al Ct dico mille volte grazie, mi ripropone sempre e mi ha sempre dato fiducia: lui con me non avrà mai problemi, che mi convochi o che mi lasci a casa”.
Cassano ricorda di non aver ancora raggiunto la forma fisica ideale. “Avevo ancora due-tre chili sopra, ma non sono finito, perché ne ho sempre una più del diavolo”, scherza. Casillas, pur definendo non meritata la vittoria dell’Italia, ha sottolineato che questa nazionale è molto diversa da quella vista a Sudafrica 2010. “Io in coppia con [Giuseppe] Rossi? Con i prima del mondo oggi abbiamo fatto bella figura sia io sia lui”…
“Questa – conclude Alberto Aquilani, autore del gol vittoria – è un’altra prova dove si vede che la squadra sta crescendo molto, nel giro di un anno abbiamo fatto grandi progressi. Questo era un test per farci capire a che punto siamo…Secondo me siamo a buon punto, la strada è quella giusta. Devo ammettere di aver avuto abbastanza fortuna, perché c’è stata una deviazione importante. Ma il gol me lo prendo tutto”.