Guida a Poznan
mercoledì 16 novembre 2011
Intro articolo
Poznan si può tradurre più o meno come "qualcuno che si riconosce". La città – quinta in ordine di grandezza in Polonia e ex sede della monarchia – non è parca di attrazioni.
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Provincia: Wielkopolska (Gran Polonia)
Popolazione: 557.000
Area: 265km²
Altitudine: 92m al di sopra del livello del mare
Motto: Poznan. Eastern energy, Western style
(Poznan. Energia dell'est, stile occidentale)
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Sito ufficiale della città
Informazioni sul soggiorno
Alberghi in Polonia
Poznan si può tradurre più o meno come "qualcuno che si riconosce" e viste le innumerevoli fiere commerciali che vi si tengono non si ha difficoltà a crederci. Le fiere rendono questa città molto orgogliosa (e ricca) e, sebbene non sia particolarmente interessante per il turista tipo, la città – quinta in ordine di grandezza in Polonia e ex sede della monarchia – non è parca di attrazioni.
Poznan viene fondata nel IX secolo come forte in legno su un'isola del fiume Warta prima che il boom della popolazione costringa molti a trasferirsi sulla terraferma. Sotto il dominio prussiano/tedesco dal 1793 in poi, questa città torna alla Polonia nel 1919 e diventa la base di una forte rivolta popolare. Poznan è la prima città in cui vi sono proteste di massa contro il regime sovietico. A causa di questa costante tensione e degli scontri che ne sono derivati Poznan è stata ristrutturata varie volte nel corso degli anni, da piccoli ritocchi di natura estetica a ricostruzioni complete. La città ne porta tuttora i segni e questi fanno parte del suo charme.
STORIA
Fondata su un'isola del fiume Warta - l'Ostrów Tumski - Poznan è sede della monarchia dal 1039 fino a quando i costanti attacchi del Sacro Romano Impero finiscono con indebolirla troppo. Pur trasferendosi a Cracovia, i monarchi continuano a essere inumati a Poznan per ancora 250 anni (la cripta si trova nella cattedrale). A metà strada tra Berlino e Varsavia, è sempre stata la destinazione di molti flussi migratori e la popolazione ha lentamente superato quanto potesse accogliere l'isola. Nel 1253 il centro città viene trasferito sulla riva sinistra della Warta.
Disastri naturali sommati alle invasioni di svedesi, prussiani e russi comportano la sua annessione – nel 1793 – alla Prussia e Poznan assume il nome di Posen. La città resta sotto il dominio prussiano e poi tedesco fino al 1918 quando, a seguito della I Guerra Mondiale, esplode la rivolta di Wielkopolska. L'insurrezione si trasforma in una guerra civile che si conclude prima del Trattato di Versailles che assegna Poznan ed il resto della sua provincia alla Polonia.
Economia
Poznan è un importante centro di commerci sin dal medioevo ed è stata soggetta all'industrializzazione nel XIX secolo. L'impianto siderurgico di Cegielski – dove i lavoratori hanno inscenato la prima protesta di massa nel blocco sovietico nel 1956 – ne è la dimostrazione. La fabbrica lavora ancora a pieno regime in una città la cui potenza economica in Polonia viene considerata seconda soltanto a quella di Varsavia. La trasformazione nel settore alimentare, mobilifici, automobili e industrie del trasporto e logistiche sono tutte attività ben sviluppate e molte aziende internazionali hanno deciso di stabilire la propria sede polacca a Poznan. Il terziario è anche molto sviluppato.
NOMI IMPORTANTI
- Krzysztof Komeda, compositore e pianista jazz (1931-1969) – ha scritto parte della musica per il film Rosemary's Baby; Il suo album del 1966, Astigmatic, è considerato come un classico del jazz.
- Zygmunt Bauman, sociologo (nato nel 1925) – meglio conosciuto per il suo lavoro sul legame tra modernità, Olocausto e consumismo postmoderno.
- Małgorzata Dydek, giocatore di basket (nato nel 1974) – alto 2,18m il centro della nazionale polacca detiene il record di tutti tempi della NBA femminile per il numero di blocchi.
COSE DA VEDERE
La Città Vecchia ospita la maggior parte delle attrazioni turistiche di Poznan. Tutte ruotano attorno alla bellissima Stary Rynek. Creata nel 1253, questa piazza con il pavimento di sampietrini ospita l'edificio del comune dove si trovano anche il Museo di Storia di Poznan e un orologio molto bizzarro. A mezzogiorno i turisti possono ammirare due capre di metallo comparire da due porticine e prendersi a cornate dodici volte. Secondo la leggenda al momento dell'inaugurazione dell'orologio due capre erano fuggite dalle cucine e si sono trovate a combattere sopra l'opera ancora coperta. All'autore è stato chiesto di catturare tale momento.
Stary Rynek ospita anche musei dedicati a strumenti musicali, archeologia, la Rivolta di Wielkopolska e alla storia militare, mentre il vicino Museo Nazionale ospita una ricca collezione d'arte. La culla di Poznan, Ostrów Tumski, si trova 1 km a Est della Città Vecchia ed è dominata dalla cattedrale del XIV secolo sebbene gli incendi del 1622, 1772 e 1945 abbiano comportato profondi lavori di ristrutturazione. La chiesa di Santa Maria che si trova proprio di fronte, invece, è probabilmente l'edificio gotico più intatto della città.
Poco a Nord della Città Vecchia si trova la cittadella prussiana dove nel febbraio 1945 20.000 soldati tedeschi furono assediati per un mese. Il luogo è stato trasformato in un parco con due musei dedicati alla guerra. Originariamente costruite per il Kaiser Guglielmo II, le Kaiserhaus e il palazzo della cultura e le due croci costituiscono un monumento in memoria delle vittime dell'insurrezione del 1956. Nel parco Wilsona, a Sud della città, si trova la Casa delle Palme, costituita da un incredibile serie di serre costruite nel 1910 e che contengono 19.000 specie di piante.
Fan zone: Plac Wolnosci
La fan zone di Poznan, che potrà ospitare 30.000 persone, è situata in prossimità della stazione degli autobus e di qualle ferroviaria. Il suo punto di forza sarà il megaschermo da 120m² è rimarrà aperta per tutta la durata del torneo dalle 12.00 alle 01.00 locali nelle giornate di gara e dalle 16.00 to 00.00 gli altri giorni. L'accesso sarà gratuito e verranno trasmesse in diretta tutte e 31 le gare del torneo. Il divertimento, però, non finisce qui: sarà possibile cimentarsi in sfide per mettere alla prova la propria abilità calcistica, usufruire dei campi da calcio a cinque e godersi concerti e DJ set accompagnando il tutto con un'ampia scelta di cibi e bevande.
TRASPORTI
Da e per
L'aeroporto di Poznań-Ławica si trova 7 km a Ovest della città e offre voli giornalieri per Varsavia nonché collegamenti diretti con Copenhagen, Dublino, Stoccolma, Barcellona, Germania e Inghilterra. La stazione ferroviaria di Poznań Główny si trova nel cuore della città e offre il miglior servizio nazionale con venti collegamenti giornalieri da e per Varsavia (3-4 ore). E' possibile prendere il treno anche per Breslavia (2,5 ore), Danzica (4 ore) e Kiev (18 ore) e vi sono anche servizi diretti per Berlino, Colonia e Mosca.
Distanze dalle altre città che ospitano UEFA EURO 2012TM:
Breslavia – 175 km
Danzica – 305 km
Varsavia– 320 km
Leopoli – 700 km
Kiev– 1,140 km
Kharkiv – 1.570 km
Donetsk – 1.785 km
Come muoversi
In città si può girare facilmente grazie a tram e autobus, in genere dipinti di verde e giallo. I biglietti possono essere acquistati presso edicole, negozi e rivendite dell'MPK (azienda dei trasporti) e in genere durano 24 ore o una settimana. Per le tratte singole è possibile scegliere tra la tariffa a tempo e quella a distanza. Tranne che all'ora di punta o per lavori in corso, vale la pena scegliere la tariffa a tempo. L'MPK affitta anche biciclette. Poznan dispone anche di una ferrovia leggera (Poznański Szybki Tramwaj), che attualmente collega il centro città alla zona Nord. Un'altra linea è in costruzione.
CALCIO
In una regione che accontenta i gusti sportivi più vari, dal football americano allo speedway, dalla pallamano al canottaggio, il calcio rappresenta l'attrazione principale da 100 anni.
Il KKS Lech Poznań, una delle squadre più importanti del paese, ha vinto cinque Coppe di Polonia e sei campionati. Fondato dai membri di un'associazione cattolica giovanile nel 1922, ha raggiunto la massima divisione nel 1948, affermandosi ben presto grazie al trio "ABC" formato dagli attaccanti Teodor Anioła, Edmund Białas ed Henryk Czapczyk.
A secco di titoli fino al 1980, anno in cui ha perso in finale di coppa nazionale, il Lech ha cambiato rotta nel 1982, vincendo due campionati consecutivi. Nel 2010, quattro anni dopo la fusione con l'Amica Wronki, ha vinto l'ultimo titolo, ispirato dai 18 gol di Robert Lewandowski. L'attaccante si è poi trasferito al Borussia Dortmund.
Tornata nelle competizioni UEFA, la squadra ha superato le aspettative in UEFA Europa League. Le quattro reti di Artjoms Rudņevs le hanno regalato un doppio pareggio contro la Juventus, ai quali si somma un 3-1 casalingo contro il Manchester City FC. Grazie a quella sfida, la squadra inglese ha scoperto un nuovo modo di festeggiare i gol. Dopo ogni marcatura, infatti, i tifosi del Lech si girano e si abbracciano, formando un'enorme massa saltellante. Da allora, anche il City ha adottato questa coreografia, che viene chiamata "fare il Poznan".
Ma il Lech non è la prima squadra di Poznan ad aver vinto il campionato. L'onore spetta infatti al KS Warta Poznań, squadra di seconda divisione che ha vinto i titoli del 1929 e 1947 e ha conquistato cinque secondi posti. Gli "Zieloni" ("i Verdi"), però, non partecipano al massimo campionato dal 1995. Fondato nel 1912, il Warta è il terzo club più vecchio della città dopo gli ormai defunti KS Posnania (1907) e KW 04 Poznań (1904).
Anche una terza squadra di Poznan ha giocato nel massimo campionato. Si tratta del TS Olimpia Poznań: quinto in Ekstraklasa nel 1990, ha raggiunto le semifinali di Coppa di Polonia un anno dopo, precipitando successivamente nelle serie inferiori.
Calciatori importanti
La città ha sempre dato molti giocatori alla nazionale. Anioła (Angelo), stato soprannominato "il diavolo" per aver terrorizzato le difese negli anni '50, ha realizzato 138 gol in 196 gare di campionato con il Lech. 20 anni dopo, il terzino sinistro Hieronim Barczak ha invece totalizzato 367 presenze e un gol. Un altro difensore, Bartosz Bosacki, ha segnato entrambi i gol della Polonia in Coppa del Mondo FIFA 2006 in una squadra che comprendeva anche Maciej Żurawski, mentre lo stesso anno l'ex regista dell'Olimpia Mirosław Szymkowiak ha collezionato la 33esima e ultima presenza in nazionale. Anche Artur Wichniarek del DSC Arminia Bielefeld ha vestito la casacca biancorossa, mentre l'ex RSC Anderlecht Tomasz Radzinski ha seguito un percorso diverso, trasferendosi in Canada e collezionando 46 presenze con i Canucks.
Lo sapevi?
Dal 1933 al 1994, la società del Lech è stata legata alle ferrovie polacche (PKP). Per questo motivo i giocatori vengono soprannominati Kolejorz (Ferrovieri).
ALTRI SPORT
Poznan ha ospitato alcune partite della fase a gironi della Eurolega di basket 2009 (vinta dalla Spagna), il campionato mondiale di canottaggio 2009 e i campionati mondiali di canoa ICF 2010. Le squadre di basket e pallavolo femminile della città giocano nella massima divisione. L'allenatore Hubert Wagner, originario di Poznan, ha guidato la Polonia di pallavolo (che schierava il concittadino Włodzimierz Sadalski) all'oro olimpico nel 1976. Szymon Ziółkowski ha vinto la gara di lancio del martello alle Olimpiadi del 2000 e conquistato tutte e tre le medaglie in altrettanti campionati mondiali IAAF.