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Dudek pregusta il grande evento

A 500 giorni dall'inizio di UEFA EURO 2012, l'ex portiere della Polonia parla del torneo e della grande occasione che rappresenta per il suo paese.

Dudek pregusta il grande evento
Dudek pregusta il grande evento ©uefa.com 1998-2012. All rights reserved.

Dalle sfide di UEFA Champions League con il Liverpool FC a quelle con la Polonia in Coppa del Mondo FIFA: Jerzy Dudek ha una carriera piena di ricordi. Ma è il futuro, e non il passato, a esaltare il portiere del Real Madrid CF, che parla a UEFA.com delle attese per UEFA EURO 2012 a 500 giorni esatti dall'inizio.

Dudek, vice di Iker Casillas al Santiago Bernabéu, ha collezionato 59 presenze in nazionale ed è felice che la Polonia, insieme all'Ucraina, ospiti un evento così importante per la prima volta. "È una grande opportunità per il mio paese - commenta Dudek a UEFA.com -. Tutti sono contenti, pronti a partire e stanno lavorando sodo per preparare una manifestazione di altissima qualità. La domanda che tutti si pongono è: 'Come sarà il torneo'?"

La Polonia ospiterà le partite in quattro città (Gdansk, Poznan, Varsavia e Wroclaw ), che consentiranno ai visitatori di apprezzare le bellezze del paese. "C'è tanto altro oltre il calcio. Se andate a Gdansk, Poznan, Wroclaw o Varsavia, vedrete il meglio del mio paese. Ma potete anche fare altro, per esempio lasciare le grandi città e andare in quelle più piccole", commenta il 37enne portiere citando la storica città di Cracovia e la regione del lago di Mazury.

Naturalmente, le principali attrazioni che il pubblico di UEFA EURO 2012 vorrà ammirare sono quelle in campo. Dudek spera che la Polonia possa fare del suo meglio anche da questo punto di vista. "Abbiamo diversi giovani, spero che abbiano la fiducia necessaria per fare bene," commenta. Sapersela cavare sotto pressione è una delle principali qualità del portiere.

Con la maglia del Liverpool, Dudek è stato infatti protagonista della finale di UEFA Champions League 2005 contro l'AC Milan, riproponendo le famose "gambe a spaghetti" di Bruce Grobbelaar (finale 1984) ai calci di rigore. La sua parata preferita ("la più bella è la più importante") è stata però quella ai tempi supplementari su Andriy Shevchenko, neutralizzando due volte quello che sembrava un gol sicuro.

Se quella gara ha rappresentato l'apice per Dudek a livello di club, la più memorabile in nazionale è stata quella disputata a settembre 2001 e vinta 3-0 contro la Norvegia, che ha riportato la Polonia in Coppa del Mondo FIFA dopo ben 16 anni. Giocare in nazionale, come spiega l'ex KS Sokół Pniewy e Feyenoord, è la pià grande fonte di pressione.

"Quando voleva motivarci, il mio ex allenatore diceva: 'Se giochi con il tuo club puoi avere 100.000 tifosi, anche 2-300.000, ma quando giochi in nazionale sono milioni quelli che ti stanno a guardare'. Per esempio in Polonia ce ne sono quasi 40 milioni. Questa è la grande differenza, non puoi fare paragoni". Dudek è uno dei milioni di polacchi che si domandano quale spettacolo ammireremo nel 2012. Lo scopriremo tra 500 giorni.

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