Queiroz sprona il Portogallo
martedì 2 marzo 2010
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Il Portogallo inizia la sua preparazione in vista del Mondiale FIFA con una gara amichevole contro la Cina mercoledì, e il Ct Carlos Queiroz ha detto a UEFA.com di aspettarsi una squadra cresciuta rispetto alle qualficazioni.
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Il Portogallo inizia la sua preparazione in vista del Mondiale FIFA con una gara amichevole contro la Cina mercoledì, e il Ct Carlos Queiroz si aspetta di trovare una squadra cresciuta rispetto alle qualficazioni.
"Quando soffri e quando combatti nel modo in cui noi abbiamo combattuto - con tutti che ci credono, dai giocatori allo staff tecnico, fino ai dirigenti che ci hanno aiutato – e riesci ad arrivare alle finali, il gruppo sarà molto più unito, ovviamente. Ci fidiamo l’un l’altro molto di più. Ci ricordiamo del fatto che il nostro destino è dipeso anche da risultati di alter squadre durante le qualificazioni, e quindi sappiamo cosa dobbiamo fare al prossimo Mondiale", ha detto il Ct.
"Ma voglio sottolineare che quegli ostacoli ci sono stati fin dal’inizio, sono sempre esistiti in realtà. All’inizio non riuscivamo a ottenere risultati proporzionati alle nostre prestazioni. Ma la verità è che certe volte quando vinciamo la gente pensa che vada tutto bene quando magari non è così. E certe volte quando perdi… è solo un passo indietro nel processo per fare bene la volta successiva. Ci ho sempre creduto, perché le prestazioni della squadra all’inizio, e i risultati che ottenevamo, non erano la stessa cosa".
Sulla stessa lunghezza d'onda dell'ex allenatore del Real Madrid CF, che ieri ha compiuto 57 anni, Simão: "Lo penso anche io. Abbiamo attraversato momenti difficili nella qualificazioni al Mondiale, ma dopo due anni, cioè la durata delle qualificazioni, la squadra è diventata più forte. Siamo più uniti, e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo; qualificarci per la Coppa del Mondo. Senza dubbio saremo più preparati per il Mondiale, più forti, e lasceremo senza dubbio una buona imagine del nostro paese".
"Credo che il professor Carlos Queiroz abbia sperimentato molto perché abbiamo giocatori con molto talento, giocatori giovani. E’ arrivato in nazionale quando c’è stato un forte ricambio di giocatori. Figo si era ritirato dalla nazionale, altri giocatori importanti si erano ritirati dal calcio internazionale. Lui ha provato a trovare giovani che gli avrebbero fatto fare bella figura dando un’immagine positiva del nostro paese. Penso che dopo due anni lui abbia ottenuto quel gruppo che voleva. Ha un gruppo di 25, 26 giocatori che conosce bene e sui quali può contare. Da quei 26 sceglierà i 23 più forti in modo da poter fare bene al Mondiale".